Polonia in BIT

Varsavia, capitale della Polonia – regione Mazowieckie
Varsavia è da sempre una città esuberante, movimentata, piena di vita. Nonostante una storia particolarmente travagliata, ha conservato caratteristiche che l’accomunano alle altre capitali dell’occidente europeo. Il suo spirito giovane la rende una città unica. Il brillante connubio tra antico e moderno, riscontrabile nella mentalità e nell’architettura,si realizza nel pieno rispetto delle tradizioni e assecondando la spinta naturale verso l’evoluzione. Varsavia è risorta dalle macerie della II Guerra Mondiale grazie all’appassionato impegno dell’intera nazione e alle eccezionali “Vedute del Cataletto”, splendidi dipinti, talmente dettagliati da dare l’illusione della realtà. Un’impresa davvero straordinaria, che ha consentito la ricostruzione fedele della Città Vecchia, centro storico e cuore della capitale, tanto da farla iscrivere nell’elenco del Patrimonio Mondiale della Cultura dell’UNESCO. Varsavia non è soltanto sede delle dell’amministrazione centrale, è anche il maggiore centro scientifico, culturale e artistico della Polonia. Nelle sue 70 università pubbliche e private, nei tantissimi istituti scientifici, studiano più di 200.000 studenti. Sono frequentatissimi i centri artistici e culturali, il teatro dell’opera, l’operetta, l’opera da camera, la filarmonica, i 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Varsavia è una metropoli dinamica nel suo sviluppo, vanta molti prestigiosi alberghi, eleganti negozi e servizi di ogni tipo. Se sei appassionato di teatro, se ami la buona cucina e lo shopping, se ti piace far visita ai musei e ai mercatini, nessun’altra città polacca potrà offrirti le stesse opportunità.
Wroclaw (Breslavia)- regione Dolnoslaskie Wroclaw, una delle città più antiche e più belle della Polonia, nel Sud-Ovest, sul fiume Oder, attraversata dai suoi numerosi affluenti e canali, e sorge su 12 isole collegate da 112 ponti. E’ sede universitaria, con oltre 50mila studenti. Da visitare Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) del XIII secolo, di dimensioni imponenti (208 x 175 m), costituisce il cuore della città Palazzi Jas e Malgosia, sulla Piazza del Mercato. Il più piccolo,in stile rinascimentale, è Jas; il più grande, in stile barocco, è Malgosia. La Porta Barocca che li collega dà accesso alla monumentale chiesa gotica di Santa Elisabetta. Ratusz (Municipio), sorge al centro della piazza ed è una delle costruzioni medievali più belle d’Europa. Ha il tetto diviso in tre parti, una facciata riccamente decorata ed un orologio del 1580. Gli interni ospitano il Museo Storico. Via Sukiennice, 14/15 Il Museo Nazionale (Muzeum Narodowe) ricco di collezioni comprese tra il Medioevo e il XIX secolo www.mnwr.art.pl Ostrow Tumski – antica isola sul fiume Oder, oggi unita alla terraferma, è la parte più antica di Wroclaw. Una volta qui c’era una fortificazione, più tardi un castello, ed oggi la Cattedrale di San Giovanni (Katedra Sw. Jana) La Cattedrale di San Giovanni Battista con le due caratteristiche torri fu costruita nel XIII e XIV secolo e divenne la prima costruzione interamente barocca in Polonia. All’interno si trova la cappella barocca di Santa Elisabetta. La torre panoramica permette ai turisti di guardare i dintorni da 56 metri d’altezza. Via Katedralna.
L’Isola Piasek – vi si accede attraverso il Ponte Piaskowy, il più antico di Wroclaw. Vicino al ponte si trova l’edificio barocco della Biblioteca Universitaria, sulla parte strema dell’Isola del Mulino del XVII/XVIII secolo. Bellissima da qui la vista su Ostrow Tumski. La chiesa di S. Egidio è la chiesa più antica della città, costruita in stile romanico nella prima metà del XIII secolo. Nelle vicinanze si trova il Museo Arcidiocesano con interessanti opere di arte sacra. Piazza Katedralny Il Ponte Grunwaldzki, del 1910. Da qui appare splendida la vista sull’Oder e sulle chiese gotiche presenti sulle isole. L’Università di Wroclaw. L’edificio principale dell’Università è nella città la costruzione barocca più grande della prima metà del XVIII secolo. Le molte sale degli interni sono riccamente decorate; spicca tra tutte l’Aula Leopoldina, decorata con le statue degli Asburgo e con numerosi dipinti e affreschi. Piazza Uniwersytecki, 1. Da visitare: Aula Leopoldina, tel. +(48 71) 375 22 45 Il Panorama della Battaglia di Raclawice. Pittura monumentale della fine del XIX secolo che illustra una battaglia vittoriosa dei Polacchi sull’armata russa – Battaglia di Raclawice, nel 1794. E’ una delle maggiori attrazioni di Wroclaw. E’ stata posta in un edificio circolare, nel parco Slowackiego. Via Purkyniego, 11, tel. +(48 71) 344 23 44 www.mnwr.pl
Il centro termale di Ciechocinek – regione Kujawsko-Pomorskie Una grande stazione idrotermale con acque saline, situata nella vasta valle della Vistola a circa 35 km a sud di Torun (regione Kujawsko-Pomorskie). La località è circondata da boschi di pini e da prati. Per le cure si usufruisce di acque termali saline (33° C). Una grande attrazione sono le teznie, originariamente destinate a ricavare il sale, oggi impianti per la condensazione del cloruro di sodio nell’aria, lunghi circa 1.750 metri: furno costruite negli anni 1824-1833e nel 1859. Attualmente sono usate come inalatori naturali: attorno ad esse si formano particelle acquose di cloruro di sodio e iodio. All’interno delle teznie, disposte a ferro di cavallo, si trovano diverse piscine termali. Profilo terapeutico: malattie reumatiche, del sistema circolatorio, dell’apparato respiratorio.
Lublino – regione Lubelskie Da secoli Lublino è un importante punto di unione fra l’Europa occidentale e quella orientale. Crocevia mercantile e diplomatico nel corso della storia, oggi è meta di artisti, scienziati, studenti e imprenditori. Nel 1317, con il conferimento degli statuti cittadini, Lublino consolidò la sua posizione fra le maggiori cittàpolacche ed europee. Le fiere di Lublino erano frequentate da mercanti provenienti dalle regioni transcaucasiche, dal Mar Nero, dalla Lituania, dal cuore della Russia. Nel 1569 vi fu firmata l’Unione di Lublino che sancì la fusione di Polonia e Lituania in un unico organismo statale e sarebbe durata oltre due secoli. In quegli stessi anni re Stefano Batory stabili a Lublino la sede del Tribunale della Corona. Nel 1918, dopo quasi 130 anni di dominazione straniera, fu formato a Lublino il Governo Provvisorio della Repubblica Polacca, primo organismo del nuovo stato, e fu fondata l’Università Cattolica. Solidarność, uno dei movimenti sociali più importanti della storia del XX secolo, ebbe la sua origine proprio a Lublino e nella vicina Świdnik dove, un mese prima dei celebri scioperi di Danzica e Stettino, gli operai insorsero contro il regime del partito comunista. Lublino e stata per secoli un nobile esempio di tolleranza. La città era abitata da ebrei, ruteni, protestanti, cattolici e altre etnie. L’antico borgo del Podzamcze, alle falde del castello, fu per secoli sede della comunitàebraica, centro intellettuale e culturale ebraico di rinomanza internazionale. Dal 1544 sede della tipografia ebraica, dal 1567 della celebre Accademia dei Sapienti, dal 1580 della Dieta delle Quattro Terre (Waad Arba Aracot), il principale organo di rappresentanza ebraico nella I Repubblica. La visita a Lublino non può non iniziare dalla Torre della Trinità con vista sulla pittoresca città vecchia, adagiata sui colli Czwartek, Grodzisko, Zamkowe e Staromiejskie. Sul Colle del Castello (Zamkowe) si erge un fortilizio, il monumento più antico in città (XIII secolo, simbolo della longevità di Lublino. Il Castello, costruito in stile neogotico nel 1828 sulle rovine di una residenza reale, fu fino al 1954 una prigione, luogo di supplizio dei polacchi nell’Ottocento, nel corso della Seconda Guerra Mondiale e negli anni del terrore staliniano (1948-1954). Oggi le mura del Castello ospitano il Museo di Lublino.
La Citta Vecchia è il borgo medievale meglio conservato della Polonia. Su un’altura dell’estensione di 7 ettari sorgono ben 100 edifici di valore storico. Vi si accede dalla Porta di Cracovia (XIV se colo), simbolo culturale di Lublino e sede oggi del Museo Storico della città. Lagow – Regione Lubuskie Lagow è una cittadina considerata la perla della regione Lubuskie. Sorge in una zona molto pittoresca ad Ovest della Polonia, a metà strada tra Poznan e Berlino, presso i laghi Łagowskie e Trześniowskie, collegati tra di loro da un canale artificiale, ideali per il nuoto, la pesca e gli sport acquatici. Il castello di Lagow venne edificato dai Cavalieri Teutonici. A pianta quadrata, circondato da mura alte 9 metri, comprende una grande torre difensiva. In una delle sale si trova un camino barocco del 1748. Oggi si può scegliere di pernottare nelle stanze del castello, divenuto un grande albergo. Dall’antica torre il panorama è davvero affascinante.
Lodz – regione Lodzkie Łódź è sicuramente una città per viaggiatori che amano scoprire realtà nuove, spazi postindustriali rivitalizzati, atmosfere liberty, per chi ama il cinema, la moda e i locali di tendenza. E’ una città piena di contrasti, dove l’epoca industriale e la conseguente crisi hanno lasciato cicatrici profonde, interi quartieri storici con fabbriche abbandonate in attesa di essere risanate, ma nello stesso tempo è un posto che sta risorgendo, negli ultimi anni, con una velocità impressionante, diventando una città vivacissima, piena di cultura, sempre più amata sia dai turisti che dagli artisti, dagli stessi abitanti che sempre più spesso preferiscono restare a Łódź, piuttosto che spostarsi per cercare la loro fortuna altrove. Il maggiore sviluppo della città ci fu nell’ 800, nell’epoca industriale, oggi riscontrabile nei bellissimi palazzi, spesso residenze degli industriali, di solito adiacenti alle loro fabbriche e alle case degli operai. Il Palazzo di Izrael Poznański, di Edward Herbst, di Karol Schleiber, di Reinhold Richter o di Leopold Kindermann rappresentano degli esempi magnifici di stili diversi, che ci rivelano le preferenze estetiche dei loro proprietari – liberty, lo stile presente in tutta la città, stile rinascimentale, neobarocco o l’eclettismo nella sua forma più elegante – tutto questo è presente lungo le strade di Łódź. E, infine, le bellissime aree postindustriali, grandi fabbriche in mattone rosso, immerse nel verde, la vera e propria “terra promessa”degli industriali (titolo del celebre film di Andrzej Wajda, che racconta della Łódź di fine ottocento) che oggi diventa sempre più la “terra promessa” delle persone creative, che proprio qui costituiscono il moderno lato culturale della città…
Cracovia – regione Malopolskie Situata a Sud della Polonia,, Cracovia è una delle più antiche città del Paese. Antica residenza dei re, è considerata lacapitale della cultura polacca. Il centro storico della città è stato riconosciuto dall’UNESCO come uno dei 12 più preziosi complessi architettonici del mondo. Tra i tantissimi monumenti spiccano: la Piazza Grande del Mercato sovrastata dallo splendido palazzo rinascimentale Sukiennice (antico mercato delle stoffe) e dalla Chiesa gotica di Santa Maria – dove si trova la famosa pala d’altare lignea; il Collegium Maius – sede dell’Università Jagellonica, una delle più antiche d’Europa, fondata nel 1364; il Castello reale sul Wawel; il Duomo, luogo di incoronazione dei re polacchi; il quartiere di Kazimierz, con le magnifiche sinagoghe rinascimentali che testimoniano i buoni rapporti intercorsi da sempre tra polacchi ed ebrei. Tutto il centro storico è circondato da un anello di verde – le Planty – sorto al posto delle antiche mura della città. Nelle vicinanze di Cracovia si possono visitare: la miniera di sale di Wieliczka, il Castello reale di Pieskowa Skaia, il centro turistico montano di Zakopane, Auschwitz.
Il castello di Moszna – regione Opolskie
Mentre il sentiero conduce attraverso i campi verdi e i boschi della regione di Opole, appaiono in lontananza le numerose torri (99) del castello di Moszna e sembra all’improvviso di vivere una favola. Moszna è un paese che fa parte del comune di Strzelecki, circondato da un bellissimo parco ricco di rododendri e azalee nel quale si erge questo meraviglioso castello. Non si conosce esattamente il periodo in cui nacque, ma la sua storia sembra essere collegata all’Ordine dei Cavalieri Teutonici. Gli abitanti del luogo parlano dell’antica famiglia dei Moschin che abitò nella zona nel 1309. Successivamente venne costruito l’edificio barocco che sorge al centro dell’attuale castello. Uno degli antichi proprietari, il conte Franz Hubert von Tiele, ebbe come ospite il re di Germania. Per questa particolare occasione fece costruire una seconda ala dell’edificio. Oggi il castello di Moszna è un centro SPA e benessere. Per maggiori informazioni: www.moszna-zamek.pl
Il Parco Nazionale dei Monti Bieszczady – regione Podkarpackie
Il Parco occupa la maggior parte dei Monti Bieszczady occidentali, la cui vetta principale è la Tarnica (1346 m.). Singolari nel Parco sono le dorsali con i pascoli erbosi, come la Polonina Carynska e la Polonina Wetlinska, dove crescono rare specie di piante proprie dei Carpazi orientali. L’87% della superficie del Parco è coperta da boschi, in prevalenza faggeti, ma anche aceri e abeti bianchi. Qui vivono l’orso, il lupo, il cervo, il bisonte, la lince e circa 150 specie di uccelli. II Parco è iscritto nell’Elenco delle Riserve della Biosfera dell’UNESCO.
Il Parco Nazionale Biebrzanski – regione Podlaskie II parco è stato costituito a tutela della maggiore area in Europa di torbiere basse, conservatesi allo stato naturale nella valle del fiume Biebrza. I maggiori valori del Parco sono i meravigliosi panorami palustri e l’insolita ricchezza della flora e della fauna. Le paludi del Biebrza sono note nel mondo per i numerosi uccelli palustri e rapaci (circa 235 specie di cui 157 nidificanti), molto rari in Europa. In primavera, quando le acque in piena del Biebrza inondano il territorio per diversi chilometri, qui si raccolgono migliaia di uccelli migratori. La valle del Biebrza è anche il maggiore rifugio dell’alce; sono presenti anche il lupo, il castoro e la lontra. Percorsi turistici per gite a piedi per oltre 395 km. Due itinerari per kayak: sul fiume Biebrza di 135 km., sul Jegrznia e sull’ Elk di 68 km. Percorso per ciclisti di 19,5 km.
Danzica – regione Pomorskie
Città millenaria sulla costa del Mar Baltico, da secoli accoglie marinai e mercanti, uomini d’affari, viaggiatori, artisti e scienziati di tutto il mondo. Centro scientifico, culturale e dell’industria moderna, in 20 scuole e università sono presenti circa 70 mila studenti. Qui operano numerose aziende – il reddito medio pro capite è superiore alla media nazionale. Nel 2002 Danzica è stata premiata dal Consiglio d’Europa con la Bandiera d’Onore per essere stata riconosciuta città della libertà e per il suo ruolo nello sradicamento del regime comunista in Polonia e in Europa Centrale. Danzica Menzionata la prima volta nelle cronache storiche – 997 d.C. Dichiarata città – 1263 ( secondo il diritto di Lubecca) Abitanti – 457.000 20 km di litorale con ampie spiagge sabbiose oltre 1 milione di turisti l’anno
Città libera Danzica nel corso dei secoli ha condiviso il destino di questa zona d’Europa, ha fatto parte del regno polacco, prussiano e tedesco; città della Lega Anseatica e Città Libera. Dal XV secolo venne ritenuta una delle città più ricche d’Europa, beneficiando del commercio marittimo e della politica ragionevole del suo patriziato. Oggi è uno dei maggiori porti del Mar Baltico. Nel XX secolo la storia della città è divenuta Storia del mondo: il 1 settembre del 1939, il più tragico degli avvenimenti, scoppiò la II Guerra Mondiale. 40 anni più tardi, nel 1980, nei Cantieri Lenin sorse il movimento sociale “Solidarność” che avrebbe condotto, nel 1989, la Polonia ed altri Paesi centroeuropei alla liberazione dal dominio del regime comunista. La divisione tra Europa dell’Ovest, libera, e Europa dell’Est, non libera, decisa dopo la fine della II Guerra Mondiale, iniziata simbolicamente nel 1939 a Danzica, nella stessa Danzica si concluse definitivamente. La Città Vecchia sorge lungo il fiume Motlawa, che un tempo era il centro del porto di Danzica. Oggi da qui iniziano le gite in nave e gli antichi edifici sul lungofiume accolgono negozi di antiquariato, gioiellerie, ristoranti e caffè. La Gru (gru portuale) Caratteristica costruzione sul fiume Motlawa è la gru in legno – la più grande gru portuale nell’Europa del Medioevo., costruita nel 1444. Serviva allo sbarco delle merci e per il montaggio degli alberi sulle navi. Al suo interno è rimasto intatto il meccanismo: una grande ruota in legno, azionata con la forza delle gambe. Dalla riva del fiume Motlawa inizia il Tratto Reale – via Długa e Długi Targ (Piazza del Mercato Lungo) – racchiuso da ambo i lati da due imponenti Porte – Porta d’Oro e Porta Verde. Proprio passando da qui giungevano in città i Re e gli ospiti più importanti dei ricchi cittadini di Danzica.. Oggi in questo luogo vengono organizzati concerti, spettacoli teatrali, e i turisti si incontrano presso la statua del Nettuno (XVII sec.), ottimo sfondo per foto ricordo. Lungo il Tratto Reale merita attenzione la Corte di Artù, in cui si svolgevano i maggiori eventi della vita cittadina. Nella casa della famiglia Uphagen (via Długa,12), attualmente museo, è possibile vedere come vivevano i ricchi cittadini di Danzica nel XVIII secolo, amanti dell’arte, dell’Oriente e del buon cibo (il lunedì l’ingresso è libero). Il Municipio è sede del Museo Storico. La Grande Sala del Consiglio è considerevole per le decorazioni degli interni e per l’arredo. Dalla torre del Municipio si gode dello splendido panorama del porto, della città e del mare.
L’itinerario dei Nidi d’Aquila, tra castelli e Natura – regione Slaskie L’Itinerario dei Nidi d’Aquila, lungo circa 164 km, abbraccia Il territorio compreso tra Cracovia e Czestochowa, conosciuto come Altopiano Krakowsko- Czestochowskie. E’ una delle zone più belle della Polonia, interessante da percorrere a piedi o in mountain bike passando attraverso due regioni: la Slesia e la Malopolska. Culla della cultura polacca, è uno dei luoghi con più monumenti storici nel Paese, tra colline ricoperte di boschi, grotte e pittoreschi altipiani di origine calcarea, manifestazione dell’armonia tra l’uomo e la natura. In passato sorsero qui i primi insediamenti umani. All’inizio del secondo millennio vennero costruite le prime mura difensive per preservare le vie commerciali dei Piast. Nel XIV secolo durante il regno di Casimiro il Grande, al posto delle fortificazioni in legno sorsero numerosi castelli: Ojcow, Olsztyn, Lelow, Bobolice e Mirow, per proteggere Cracovia, capitale di allora, e i confini dello stato. Il sistema difensivo dei castelli fu completato con delle torri di guardia, monasteri e chiese, con le residenze fortificate delle famiglie nobili, presenti a Ogrodzieniec, Smolen, Bydlina, Pilica, Morsko, Udorz, Rabsztyn, Pieskowa Skala, Korzkiwe, Lipowiec e Rudno.
Questi castelli furono edificati principalmente sulla cima delle colline di origine calcarea, per limitarne ulteriormente l’accessibilità: da qui il nome di Nidi d’Aquila (Orle Gniazda). Purtroppo rimangono soltanto le rovine della maggior parte di questi magnifici edifici, distrutti durante la Guerra Svedese e durante i periodi di spartizione della Polonia. Attualmente sono stati ricostruiti i castelli di Bobolice e Korzkiew. Sono luoghi da non perdere sia per la bellezza naturalistica che per la ricchezza monumentale. Il viaggio attraverso l’Itinerario dei Nidi d’Aquila parte da Czestochowa, famosa meta di pellegrinaggio, dove è custodito il dipinto miracoloso della Madonna Nera. Procedendo in direzione di Kielce, la strada conduce direttamente alla Piazza del Mercato, considerata un tempo centro artistico. Avvicinandosi alla città sono da subito visibili sulla collina le rovine del castello che caratterizzano il paesaggio per molti km. Commissionato da Casimiro il Grande a difesa del confine ovest dell’allora Regno di Polonia, fu utilizzato anche come carcere reale. Secondo la leggenda le rovine del castello sono ancora abitate dal fantasma del Voivoda di Poznan Maciej Borkowic, condannato a morire tra le mura per cospirazione ai danni del Re. Spostandosi da questa zona in direzione sud-est, passando per Janow e Zloty Potok, giungiamo alla Riserva di Ostreznik, dove all’interno di una fitta boscaglia si trova una grotta di 90 m. Sono ancora visibili le rovine del castello medievale del quale si hanno poche notizie: dalle ricerche è emerso che fosse abitato da una banda di ladri o fungesse da prigione per gli oppositori politici del Re. Da Ostreznik proseguiamo per Suliszowice dove, sulla cima della collina, sono visibili le rovine dell’antica roccaforte, costruita probabilmente alla fine del XIV secolo, ed accessibile soltanto attraverso delle scale. Nelle vicinanze rimangono i resti della torre difensiva e dell’edificio utilizzato per le truppe. Ritornando verso Ostreznik, passando per il villaggio di Czatachowa, ci dirigiamo a Przewodziszowice, un enorme ammasso roccioso sul quale giace, come se facesse parte di esso, l’antico muro della torre difensiva, accessibile soltanto attraverso una lunga scala. La datazione del castello è incerta, sembra risalire agli anni tra il 1370 e il 1391, eretta per volere del Duca Wladyslaw Opolczyk. Residenza del cavaliere Mikolaj Kornicz, usato come base per le sue scorrerie, oggi fa parte della cittadina di Zarki. Nelle vicinanze, sulla strada che conduce a Niegowa, si trova Lutowiec, un antico villaggio risalente al 1424.I resti di questa fortificazione risalgono al periodo a cavallo tra il XIII e il XIV secolo: questo è uno dei punti migliori per apprezzare lo splendido panorama con i castelli di Mirow e Bobolice. Distante dalla strada principale si trova il villaggio di Bobolice, caratterizzato dal castello medievale eretto sulla collina rocciosa, risalente alla seconda metà del XIV secolo, ai tempi del re Casimiro il Grande. La struttura sostituì probabilmente una costruzione antecedente in legno. La ricostruzione è iniziata nel 2001 ed alcune zone del castello sono accessibili ai turisti. Dall’alto del castello di Bobolice è già visibile la caratteristica torre circolare della cittadina di Mirow, situata a 2 km di distanza, edificata contemporaneamente a quella della vicina Bobolice. Il Castello di Mirow, attualmente in fase di restauro, è un buon esempio di costruzione in cui mura e roccia calcarea si fondono. A sud ovest, nei pressi della cittadina di Morko si trovano le rovine del castello di Bakowiec, eretto su una collina ricca di vegetazione. Già visibili da lontano sono le rovine del castello di Ogrodzieniec che si trova sulla parte più alta dell’altopiano dello Jura e fu edificato nel XIV secolo. Imponente nella sua antica struttura, accessibile ai turisti, funge da sfondo ai tornei cavallereschi che vengono organizzati in questa zona.
Poco distante da Ogrodzieniec si trova la Montagna Birow (Gora Birow) dove sono state ricostruite le antiche mura in legno di un villaggio del secolo scorso. Procedendo sulla strada principale si giunge a Pilica con un’interessante Piazza del Mercato, da dove, imboccando una delle strade che dipartono dal Rynek si giunge al parco del castello che risale al 1602, anno di inizio dei lavori di costruzione. Continuando a seguire questo interessante itinerario, sono ancora numerosi i resti di antichi castelli e torri difensive che segnano in maniera pittoresca e affascinante le tappe di questo viaggio – il castello di Smolen, la torre di Ryczow, le rovine di Bydlin, costruzione nata per difendere il confine della Slesia, il castello di Rabsztyn – fino a giungere al castello di Pieskowa Skala, situato su un ammasso roccioso all’interno delParco Nazionale di Ojcow, edificato ai tempi di Casimiro il Grande, divenuto nel corso dei secoli residenza aristocratica, ricostruito dopo la II Guerra Mondiale. Poco distante si trova il castello di Ojcow, particolare per la forma della sua torre principale, edificato sulla strada commerciale Cracovia – Wroclaw per controllare il passaggio delle merci. In questa zona, ricca di grotte affascinanti si trova anche il castello di Korzkiew, già citato in un antico documento del 1352, appartenuto a diverse famiglie ed usato in passato come residenza di caccia. Dal 1990 di proprietà privata, accoglie un hotel e una sala conferenze. Prima di giungere a Cracovia alla fine dell’Itinerario dei Nidi d’Aquila, Il castello di Lipowiec a Wygielcow attrae per l’imponenza. Divenne proprietà vescovile e durante il XVIII secolo fu usato come prigione per i religiosi che non si attenevano al loro dovere. Dalla torre principale il panorama è splendido.

Regione Swietokrzyskie Qui troviamo le montagne più antiche d’Europa, grotte piene di sorprese, impronte di dinosauri e fossili di pesci preistorici. A tutto ciò bisogna aggiungere le costruzioni che si sono conservate sino ad oggi dell’età del ferro e quelle più recenti dell’epoca della Rivoluzione Industriale. La regione Swietokrzyskie si trova tra la Mazowsze e la Malopolska. Il suo capoluogo è Kielce – città appassionata di “hip hop” – proprio qui è stato eretto un monumento alto oltre due metri in onore di Miles Davis. Kielce viene definita “ un museo geologico all’aria aperta”. Sul suo territorio troviamo infatti ben 4 riserve geologiche, tra cui quella di Kadzielnia in cui è presente un fondale marino pietrificato con resti di coralli e pesci fossili. A Baltowa dove è stato costruito un parco giurassico, troviamo ben 40 riproduzioni di dinosauri! Nella Swietokrzyskie abbiamo i resti di un grande castello (Krzyztopor a Ujazd), una grotta bellissima (Raj), la quercia più vecchia presente in Polonia (Bartek a Zagnansk) e le montagne più antiche d’Europa. La catena montuosa dei monti “Pieprzowki” conta 500 milioni di anni ed è situata nella zona di Sandomierz. Si tratta di montagne basse, erose dagli agenti atmosferici, ricoperte da rose selvatiche. La catena delle Swietokrzyskie, di poco più giovane, è ricoperta da rocce e boschi di abete. La regione è celebre anche per le tecniche di fabbricazione. A Krzemionki Opatowskie è possibile scendere sotto terra e conoscere le tecniche di estrazione in una delle miniere più antiche d’Europa (5 mila anni).
Warminsko-mazurskie Azzurro, bianco, rosso – questi sono i tre colori che dovrebbero apparire sulla bandiera della regione Warminsko-Mazurskie. L’azzurro a testimonianza dei numerosi laghi, il bianco come il colore delle cicogne e delle vele che si cullano nelle acque, il rosso per il color mattone dei castelli teutonici. I colori qui presenti sono molteplici….in questa regione brillano le tonalità del verde a rappresentanza dei lussureggianti boschi e il rosso-violetto del tramonto del sole che consigliamo di ammirare dalle sponde di uno degli oltre 1000 laghi presenti nel territorio. La regione, situata nella parte nord-orientale della Polonia è composta da due zone: la Warmia e la Mazuria. Il capoluogo è Olsztyn, dove per diversi anni ha vissuto l’astronomo Niccolò Copernico. Ancor oggi nel castello della città è conservato un frammento di una tabella astronomica da lui creata. La Warmia e la Mazuria sono caratterizzate soprattutto da una splendida natura. I laghi sono abitati da uccelli di diverse specie (aquile, cormorani, cicogne nere) mentre le foreste Piska e Borycka rappresentano degli ottimi rifugi per i bisonti e le volpi. Nella regione della Mazuria troviamo alcune interessanti opere d’ingegneria tecnica costruite dall’uomo. Un esempio specifico è il canale che collega la rete idrica locale con il mar Baltico e il ponte levatoio di Gizycko, del XIX secolo: nonostante pesi oltre 100 tonnellate, per essere messo in funzione necessita dell’ausilio di un’unica persona.
La regione è celebre anche per le fortificazioni. Le più vecchie risalgono al medioevo e sono state costruite dai cavalieri teutonici. Rynia e Ketrzyn sono celebri per i loro castelli. A Mamerek, vicino Wegorzewo, troviamo bunker risalenti all’epoca della II Guerra Mondiale. Il più conosciuto è senz’altro il Wilczy Szaniec (la Tana del lupo) di Gierlosz, collegato alle vicende di Adolf Hitler. Questo bunker possedeva una propria ferrovia, un aeroporto ed era collegato con Berlino. Proprio qui è stato organizzato il tentato omicidio del fuhrer.
Il castello di Rydzyna – regione Wielkopolskie Il castello di Rydzyna, perla del barocco, ha una storia di 600 anni. E’ stato edificato nel XVII secolo sui resti di un antico castello gotico per il voivoda e tesoriere della Corona Rafal Leszczyinski, su progetto dell’architetto italiano Simone Bellotti. Il lavoro fu in seguito completato dall’intervento di Pompeo Ferrari e il castello divenne un importante centro culturale, il più grande edificio della regione Wielkopolskie. E’ circondato da un fossato e da un parco paesaggistico. Dal 1704 al 1709 divenne residenza del re Stanislaw Leszczynski, costretto in seguito ad abdicare e a lasciare la Polonia per stabilirsi in Francia, a Nancy. Sua figlia Maria divenne moglie del re di Francia Luigi XV. Il successivo proprietario, Alexander Joseph Sulkowski, rese l’edificio ancora più bello.
Suo figlio, il principe Augusto, fece del castello di Rydzyna un grande centro culturale e scientifico, sede di numerosi capolavori d’arte. Nel 1945 l’edificio fu distrutto durante l’invasione sovietica e ricostruito negli anni successivi grazie all’Associazione degli Ingegneri e Tecnici Meccanici Polacchi. Oggi è un hotel di alto standard che permette l’organizzazione di eventi in grande stile. Oltre a meeting, pranzi e feste all’aperto, il castello è sede di numerosi eventi: uno dei più interessanti è il Raduno dei Veicoli Storici che si tiene ogni anno durante la prima settimana di maggio. In questo luogo magico si può scegliere di festeggiare anche il Capodanno al suono di interessanti concerti di musica classica. Da non perdere “Il Ritorno del Re” con dei veri e propri cortei reali e giochi urbani. La visita al castello è su prenotazione. Per maggiori informazioni: www.zamek-rydzyna.com.pl
Regione Zachodniopomorskie Stettino, capoluogo della regione, è stata per oltre 500 anni la sede dei principi di Pomerania che regnavano sui territori compresi tra l’isola Rugia e Lebork. Il cimitero qui presente è uno dei più grandi d’Europa. La regione è suddivisa in due zone: la costa Baltica e la terra Zachodniopomorska. Sul litorale sono presenti interessanti città quali: Kolobrzeg, Miedzyzdroje, Gaski, Pobierowo. L’attrattiva principale della regione è l’isola di Wolin, sul cui territorio troviamo un parco nazionale. Anche se sullo stemma di Wolin è raffigurata un’aquila, nella realtà è molto più semplice incontrare il bisonte! La regione è, per la presenza dei suoi numerosi laghi, ottimale per tutti coloro che amano gli sport acquatici come la vela, il windsurf, il kajak. Lungo il fiume Drawa, , che attraversa il Parco Nazionale Drawski, si organizzano traversate in kajak. Dal porto di Swinoujscie partono traghetti alla volta della Danimarca, della Svezia e della Germania.

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