I Moai in trasferta

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Grande novità a Lo Spirito del Pianeta, l’unico festival indigeno tribale in Italia, che quest’anno giunge alla quindicesima edizione. Direttamente dall’Isola di Pasqua arriveranno quattordici RapaNui, che prendono il nome dall’isola (Rapa Nui = Grande Isola / Roccia), a costruire dal primo giorno dell’inizio dell’evento, un Moai, la celeberrima statua della loro terra. Per realizzare l’opera verrà utilizzato un monolite proveniente dalla bergamasca, esattamente da Credaro. I Rapanui costruiranno quindi il Moai vicino al fuoco sacro che viene acceso tutti gli anni all’inizio del festival. La scultura rimarrà come testimonianza del festival e verrà inaugurata alla fine dello stesso. Un evento da non perdere e unico nel suo genere. Lo Spirito del Pianeta è ancora di più parte di tutto il mondo.

I Moai sono statue che si trovano sull’Isola di Pasqua. Nella maggior parte dei casi si tratta di statue monolitiche, cioè ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico; alcune possiedono sulla testa un tozzo cilindro (pukao) ricavato da un altro tipo di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo oppure come l’acconciatura un tempo diffusa tra i maschi. I Moai sono alti da 2,5 metri fino a 10 metri (ne esiste uno, peraltro incompleto, di 21 metri). Spesso, sono visibili solo le teste delle statue. Sul dorso delle statue sono incisi simboli in rongorongo, in particolare la falce detta Vaka, che potrebbe rappresentare una canoa. Probabilmente questi simboli incisi sulle statue indicano l’identità dell’artista, o del gruppo, proprietario dell’opera. Quelli alti circa 10 metri hanno un peso che può variare dalle 75 alle 86 tonnellate.

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