Un vino prezioso, da assaporare lentamente, frutto di un progetto nato molti anni fa da Marco Felluga e portato a termine oggi da suo figlio Roberto: Horus è l’attesa novità di , la maison vinicola di Capriva, nel Collio Goriziano, portabandiera della migliore enologia friulana.
Il suo nome evoca la preziosità dell’oro, ed echeggia Horus, divinità egizia solare e dionisiaca. Proposto solo in piccole bottiglie da 0.375 l, che ne esaltano il pregio, è un raffinato blend di Picolit, Sauvignon e Friulano. Di colore giallo intenso con sfumature dorate, ha un profumo orientato su note dolci di frutta matura e frutta secca con note speziate, derivate dall’uvaggio, dalla botrite nobile e dall’affinamento in legno, note che si ritrovano anche al gusto, con un finale lungo e molto persistente. Un vino da meditazione, con una grande complessità aromatica, da sorseggiare lentamente.
Horus è l’interpretazione che Roberto Felluga ha voluto dare del Picolìt, coltivato nel vigneto dove Marco Felluga aveva piantato una collezione di viti selezionate con cura fra i vecchi ceppi di Picolit ritrovati- con la consulenza del prof.Attilio Scienza- sulle colline friulane. Se il Picolìt, vino dei Re, contribuisce al 90% con il suo inconfondibile e unico segno a creare la personalità di Horus, per il rimanente 10% Roberto Felluga ha voluto attingere ad altri due vini che esprimono al meglio il terroir del Collio, ovvero l’autoctono Friulano e il Sauvignon, che – fra gli internazionali della gamma di Russiz Superiore – ha trovato una grande e particolare espressione.
Lunga e paziente la sua lavorazione. Le uve, in parte appassite in vigna, vengono raccolte a mano a fine ottobre e i grappoli vengono adagiati ben distanziati tra loro in cassette per proseguire in cantina l’appassimento. Dopo questa fase, le uve vengono separate dal raspo. Il succo e la polpa subiscono una macerazione a freddo di alcune ore. Segue una lieve pressatura, che consente la separazione dalle bucce. Il mosto viene posto a fermentare in botti di rovere per un periodo di circa 30 giorni. Il vino viene poi lasciato riposare circa 36 mesi sui lieviti ed almeno un anno in bottiglia.
Leave a Reply