Il Carnevale di Viareggio nasce nel martedì grasso del febbraio 1873. Da 139 anni è la più spettacolare festa italiana, tra le più belle e grandiose del mondo. Ancora oggi è una festa viva, giovane e piena di novità, che richiama un numerosissimo pubblico festante proveniente da ogni parte d’Italia e del mondo per condividerne la tradizionale atmosfera gioiosa e scanzonata.
Il 4 febbraio una favolosa festa di apertura inaugurerà il Carnevale di Viareggio 2012: sei appuntamenti con i corsi mascherati più famosi di Italia. Protagonisti indiscussi delle spettacolari parate sono come sempre i giganti di cartapesta dei carri allegorici che il 5-12-19-21-26 febbraio e il 3 marzo sfileranno sul grande palcoscenico dei viali a mare accompagnati dalle mascherate in gruppo. In particolare, il corso mascherato di martedì grasso 21 febbraio verrà seguito in diretta nazionale Rai Tre, mentre sabato 3 marzo il sesto corso mascherato si terrà in notturna e terminerà con i verdetti finali e spettacolo pirotecnico.
Quest’anno inaugura il gemellaggio fra il Carnevale di Viareggio e quello di Monaco di Baviera, che porterà a Viareggio per l’ultimo corso di Carnevale un suggestivo e variopinto gruppo di danzatori in maschera tipica. Tale gemellaggio è all’insegna della collaborazione e dello scambio sia culturale che turistico.
Ci saranno inoltre complessi e bande folcloristiche, gruppi di animazione con le maschere più originali, veglioni in maschera organizzati dai migliori locali della Versilia e feste rionali.
Le feste rionali sono l’anima più genuina del Carnevale di Viareggio: i quartieri della città durante il lungo mese del Carnevale trasformano le proprie strade e piazze in palcoscenico per spettacoli con musica dal vivo e balli.
Di rilievo il programma riservato agli spettacoli e alla cultura, le commedie musicali in vernacolo, gli appuntamenti enogastronomici nei migliori ristoranti della città, e tante altre importanti iniziative.
Informazioni, curiosità ed il programma completo di tutte le iniziative collegate al Carnevale 2011 sul sito ufficiale www.viareggio.ilcarnevale.com
Info: Fondazione Carnevale di Viareggio Tel.0584/962594
La storia del Carnevale di Viareggio
Appena due anni dopo la fondazione dell’albergo, nascevano nel 1873 i corsi mascherati di Viareggio. Sin dai tempi del Ducato di Lucca il Governo regalava al popolo una giornata trasgressiva, il Martedì Grasso, secondo la tradizione “padroni e servi a banchettare insieme”, e i viareggini erano soliti designare a governatore della città per quel giorno una maschera chiamata “Puppino”. La proposta di inventare un corteo di carrozze, colme di fiori e cariche di maschere, fu avanzata dai giovanotti di buona famiglia frequentatori del Caffè del Casinò che desideravano poter festeggiare anche nelle strade. L’idea rimbalzò nelle pagine della “Gazzetta del Popolo”, fu scelta la Via Regia e il “corteo” conquistò subito il popolo che negli anni immediatamente successivi mischierà alle carrozze dei signori i barrocci e i carri agricoli.
Il mondo della cartapesta: il Museo e la Cittadella
La tecnica della cartapesta valorizza la creatività privilegiando l’operatività manuale e in particolare l’utilizzo ed il recupero di un materiale usa e getta. La “storia di carta” del Carnevale di Viareggio e dei suoi protagonisti è raccontata negli spazi del Museo della cartapesta, articolata in un percorso di immagini fotografiche e grafiche, video e plastici, nel quale la tecnica della carta a calco esprime tutte le sue potenzialità. Il luogo magico, teatro di questa tecnica artigianale, è qui nella Cittadella dove gli artigiani-artisti del Carnevale creano i grandi carri allegorici che durante il periodo invernale sfilano sui viali a mare di Viareggio, comunicando con le loro immagini grottesche sorrisi e buonumore.
Il Carnevale di Viareggio, fin dal 1925 con l’uso della cartapesta o carta a calco, ha fatto propria la filosofia del recupero e del riciclaggio attraverso una tecnica manuale ed un modo originale e creativo, utilizzando un materiale usato e gettato via. La povertà dei mezzi utilizzati nella lavorazione come la carta di giornale, la colla di farina, la creta, il gesso, i giunchi, costituisce la caratteristica della tecnica viareggina che si esprime in modo esplosivo nella costruzione dei grandi carri allegorici.
Burlamacco & Co.
Simbolo del Carnevale di Viareggio, la maschera “Burlamacco”, fu dipinta per la prima volta sul manifesto del Carnevale 1931, ideato da Uberto Bonetti. E’ un pagliaccio con un “puzzle” di indumenti sottratti alle maschere italiane della Commedia dell’Arte: una tuta a scacchi biancorossi suggerita dal vestito a pezzi di Arlecchino, un pompon da cipria rubato dal camicione di Pierrot, una gorgiera bianca e ampia alla Capitan Spaventa, un copricapo rosso a imitazione di quello in testa a Rugantino, un mantello nero svolazzante, tipico di Balanzone. Il nome Burlamacco fu suggerito a Bonetti da Buffalmacco, pittore fiorentino e personaggio del Decamerone. Bonetti sostituì la radice “buffa” con “burla”; ma un contributo gli dovette arrivare anche dal cognome lucchese Burlamacchi, già utilizzato per il canale del porto, il Burlamacca.