L’Argentina rende omaggio ai suoi vini attraverso uno dei suoi avvenimenti più spettacolari: la Festa della Vendemmia, che dal 1936 si celebra nella provincia di Mendoza. È la più importante festa che si realizza nel mondo in onore al vino e per la quale si mobilitano migliaia di persone, concittadini e turisti, per rendere omaggio al lavoro che è stato svolto in passato ed a quelli che hanno lavorato tutto l’anno in quella che è la principale fonte di lavoro della provincia durante i mesi di febbraio e marzo.
È nel mese di marzo che hanno luogo gli eventi più importanti come la Benedizione dei Frutti nel Parco General San Martìn, “La Vía Blanca” (sfilata di grandi carri con tutte le regine e le loro corti per le strade della città), il “Carrusel” e si conclude con il grande Atto Centrale nel teatro greco Frank Romero Day, che è il massimo spettacolo di questa festa, nella meravigliosa cornice della Cordigliera delle Ande. In questo anfiteatro si realizza ogni anno un magnifico show rinnovato di danza, luce e suono, al quale partecipano centinaia di attori e di ballerini in uno scenario immenso, in onore di tutto il lavoro, il tempo e lo sforzo che coinvolge l’attività vitivinicola e si rende omaggio alla Vergine della Carrodilla. Uno straordinario spettacolo che culmina con l’incoronazione finale della Regina Nazionale della Vendemmia che saluta il lieto evento accompagnata da scenografi fuochi d’artificio che illuminano il cielo argentino.
Per qualunque amante della cultura del vino, niente è comparabile alla visita di unabodega nei mesi della raccolta. In quei momenti si produce la magia della trasformazione dello zucchero dell’uva in alcol e aromi che daranno vita al nuovo vino. Un rito che si ripete dagli stessi inizi della civiltà e che oggi è diventato un’attrazione turistica che mobilita ogni anno migliaia di viaggiatori verso le capitali mondiali del vino.
Questo è uno spettacolo a cui, fino all’inizio di maggio, si può assistere, con tutto il suo splendore, nelle bodegas cuyane. Nelle vigne incorniciate dal profilo maestoso della Cordigliera hanno quasi terminato la raccolta dell’uva bianca e di quella destinata ai rossi, giovani e fruttati, e adesso sono nel pieno della raccolta dei grappoli utilizzati per l’elaborazione dei vini di riserva, di maggior corpo e complessità, che riposeranno in barili di quercia. Pertanto, visitare in questo momento dell’anno alcune delle molte bodegas di fama mondiale che si trovano a Mendoza e, in minor misura, a San Juan, permette di conoscere i retroscena della produzione vitivinicola, i suoi segreti e le sue meraviglie.
La zona di Luján de Cuyo è considerata la Bourdeaux argentina, il territorio in cui si concentra la maggior quantità di botteghe di prestigio e la culla per eccellenza dei maggiori malbec del mondo. Di là passa uno dei grandi itinerari del vino mendocino, che infila dalle bodegas secolari ai moderni stabilimenti di tipo boutique, che offrono ospitalità tra i vigneti. Alcuni dei posti imprescindibili di un itinerario in questa zona sono le grandi cantine installate da gruppi stranieri come Chandon e Séptima (proprietà della spagnola Codorniu), e quelle che si trovano intorno al quartiere isolato di Chacras de Coria, come Catena Zapata, Luigi Bosca, Altavista, Rosell Boher (che elabora magnifici spumanti), Lagarde, Carmelo Piatti e Cavas de Weinert, tra i tanti. Inoltre in tutta quest’area c’è un’infinita serie di piccole cantine familiari, come Pulmary, situata nella zona di Carrodilla, che elaborano vini premium, orientati principalmente all’esportazione, per cui una visita alle loro installazioni permette di conoscere vini che non si trovano abitualmente nel mercato locale.
Seguendo una tendenza iniziata in Paesi come la Spagna e la Francia, da tempo tutte queste cantine possono essere visitate e offrono percorsi guidati, degustazioni e pranzi in ristoranti stile gourmet. Chacras de Coria ha, inoltre, una grande quantità di attrazioni, come il suo elegante centro urbano, il Museo dedicato all’opera del pittore Fernando Fader, e sistemazioni piene di encanto come il Cavas Wine Lodge, un complesso di appartamenti tra le vigne, con uno spa specializzato in trattamenti come la vinoterapia e bagni rilassanti in piscine di vino.
Uno dei punti più alti di una passeggiata per Luján de Cuyo è costituito dalla cantina Fabré Montmayou, fondata dall’enologo francese Herve Joyaux Fabre nel 1992. Situata nella zona di Vistalba, davanti all’imponente massiccio del Cordón del Plata, è stata uno dei primi stabilimenti boutique di Mendoza ed è considerata dagli esperti come una delle grandi icone dell’enorme salto di qualità compiuto dai vini argentini negli ultimi anni, all’aver introdotto moderne tecniche di produzione che si legano alla perfezione con gli eccellenti vigneti della provincia.
Dall’altro lato dell’Ingresso Sud, l’autostrada che attraversa il sud della Grande Mendoza, si incontra il dipartimento del Maipú, dove si apre un nuovo itinerario del vino. Attraversando sentieri alberati, abbondanti file di vigneti e tenute agricole di frutteti che rilasciano profumi di pesche e mele cotogne, si percorrono i siti più emblematici del territorio vitivinicolo di Mendoza, come le maestose sedi delle bodegas Flichman, López, Trapiche, La Rural e Zuccardi. C’è anche tutta una serie di nuove imprese, come la bodega Carinae, fondata nel 1998 da una coppia di enologi francesi; Tapaus, specializzata in liquori di alta gamma o Vistandes, creata nel 2006 da un gruppo di produttori mendocinos.