La quarta edizione di KlimaEnergy ha visto vincere due Comuni della provincia di Bolzano, sui tre premi a disposizione, confermandosi l’area più
“rinnovabile” in Italia. La speciale competizione tra gli enti territoriali più sensibili al solare termico e al fotovoltaico, il Campionato Italiano
del Solare, evidenzia la sensibilità che riveste il tema in Alto Adige: a San Cassiano, in Alta Badia, la farm Lüch da Pcëi e il Fanes Group sono
tre le realtà produttive più virtuose nel territorio, con programmi di sviluppo e ampliamento delle proprie fonti rinnovabili.
Il maso Lüch da Pcëi, infatti, è nella top list della sostenibilità italiana grazie a strutture di Fv e biogas da reflui zootecnici, e rifiuti
organici, capaci di assicurare 0,7 mW/anno: la sinergia del mix energetico consente alle attività della farm di essere 100% sostenibile, con un
apporto giornaliero di 300 kW/h. Forte di un know-how e di un’esperienza tipicamente mitteleuropea il brand è precursore di un trend
eco-sostenibile ed è fortemente impegnato nella costruzione di un cultura energetica alternativa a quella del petrolio in tutte le sue aree
produttive: hotellerie, ristorazione, produzione alimentare, vendita al dettaglio e servizi al turismo.
Tale impegno si è concretizzato con l’inserimento dei propri edifici nella speciale classifica A+ dell’agenzia CasaClima (KlimaHaus) dedicata alle
strutture che garantiscono rigidi standard costruttivi sul fronte della coibentazione, della compattezza dell’involucro, della tenuta all’aria,
oppure sulle perdite per ventilazione o sull’uso passivo del solare, fino alla ottimizzazione della produzione del fabbisogno rimanente a risparmio
energetico con integrazione delle fonti. Gli edifici del Lüch da Pcëi producono più energia di quella che consumano grazie al mix proveniente da
biogas e fotovoltaico.
Per la farm l’obiettivo di essere indipendente è uno standard già dal 2008: 0,7 mW/anno da proprie fonti (300mila kW da fv e 400mila kW da
biogas), strategìa che ogni attività del Fanes Group persegue in anticipo rispetto alla normativa prevista nel pacchetto clima della Provincia di
Bolzano. La farm altoatesina di San Cassiano include un maso con annesso caseificio, un ristorante ricavato da un’antica segheria della valle
ristrutturato in modo conservativo, una stalla per allevamento di bestiame da latte, punti vendita al dettaglio e servizi di noleggio sci e attrezzo
sportivo.
L’eccellenza produttiva si trova in una regione che copre oltre il 50% del proprio fabbisogno energetico grazie alle rinnovabili, un contributo
culturale e divulgativo importante da una azienda tra le più virtuose nel settore che – non a caso – vanta premi e riconoscimenti a livello
internazionale nel campo dell’alimentazione e salubrità dei propri prodotti (Prodotti del Maso Lüch da Pcëi & Blue Blanc Coeur).
I comuni in Italia capaci di coprire il 100% del proprio fabbisogno elettrico e termico con fonti energetiche alternative sono appena 20, ben 14 sono
della Provincia di Bolzano: la conferma arriva dal “Rapporto Comuni Rinnovabili 2011″ di Legambiente, secondo il quale nel 94% dei Comuni italiani
sono installati impianti per le rinnovabili (7.661 vs 5.580 del 2009) e la crescita riguarda ognuna delle fonti: ben 7.273 municipi puntano al solare,
374 all’eolico, 946 il mini idroelettrico, e 290 la geotermia, con uno score di 1.033 enti che hanno optato per biomasse e biogas.