“Taxiiiii!!!” Quante volte avremo pronunciato questa battuta. Sulla quinta di new york, sulle strade della City ma anche nei viottoli di Phuket o sulla tiburtina romana. Il taxi è uno dei minimi comun denominatori del mondo. Un’icona di globalizzazione che trasforma tutto il mondo in paese. Cambiano i prezzi, cambiano le latitudini ma una cosa resta: l’insoddisfazione costante di chi ne fa uso. Eppure, all’interno di questa lista negativa, è stata stilata una classifica dei migliori. A detta degli utenti.
La maggior parte dei viaggiatori intervistati (59%) ha dichiarato, per il terzo anno consecutivo, che i famosi taxi di Londra sono indubbiamente i migliori, mentre i tassisti italiani, soprattutto quelli romani, vantano il primato di essere i più spericolati di tutti, tanto che quasi un viaggiatore su 10 non gradisce la loro guida imprudente.
Tra i 5 servizi di taxi migliori al mondo, troviamo in testa quello di Londra, che ha battuto di gran lunga New York (preferito dal 28% dei viaggiatori, il 10% in più rispetto all’anno precedente) e Tokyo (terza classificata con il 27% dei voti). Berlino e Bangkok, famosa per i suoi tuk tuk, completano la top 5, seguite da Madrid, Copenaghen, Dublino, Francoforte e Parigi.
Nonostante i turisti di tutto il mondo non apprezzino il servizio di taxi che trovano in Italia, i nostri connazionali non la pensano allo stesso modo. Il 27% degli intervistati italiani pensa che la qualità di guida dei tassisti nel proprio Paese sia la migliore del mondo e non solo, secondo i nostri connazionali i tassisti italiani primeggiano per conoscenza della zona (41%) e per disponibilità nei confronti dei passeggeri (30%).
La ricerca ha rilevato inoltre che i taxi sono di gran lunga il metodo più utilizzato negli spostamenti dall’aeroporto all’hotel. La maggior parte (40%) dei viaggiatori italiani intervistati ha affermato di prendere regolarmente il taxi per raggiungere l’hotel quando arriva in una città straniera. Il secondo mezzo più utilizzato dai nostri connazionali è l’autobus (31,4%), mentre solo l’11% preferisce utilizzare un’auto privata o prendere il treno.