Nicole, Biancaneve e il lupo cattivo

Condividi su facebook Condividi su Twitter

Leggo il blog dove interviene Nicole Minetti
http://affaritaliani.libero.it/rubriche/mondo_nicole/

con  una serie di considerazioni sull’universo femminile e sulle scelte giuste da fare per realizzare i propri sogni.
La bella Nicole nel suo articolo molto prudente scrive che le donne non devono andare in piazza a riaffermare un’identità a difendere un principio, a sancire una differenza, ma devono riprendere a comunicare fra loro.
Mi piace il suo desiderio di comunicazione e la difesa della femminilità e citandola ” Non cediamo alla banale uniformità bella/stupida, è un risultato parziale”.
Il problema però nell articolo di Nicole è la pochezza, non dice nulla, non è neanche provocatoria, si limita a dire che la manifestazione   che ieri ha riempito le piazze italiane è cosa evitabile e che la bellezza è una risorsa femminile insieme alla seduzione per riaffermare davvero il ruolo della donna nella società.
Andandole dietro nel ragionamento mi soffermo solo sul concetto di bellezza.
E’ bella una donna giovane che decide con il consenso dei genitori di andare da un chirurgo estetico e farsi modellare il seno, i glutei, le labbra, il naso, sottoponendosi a sofferenze indicibili e spendendo migliaia di euro per una carriera, per apparire, per sedurre?
E’ bella la ragazza che deve a tutti i costi entrare nella casa del Grande Fratello, o diventare una velina, o partecipare a un qualsiasi reality pur di avere il suo quarto d’ora di celebrità?
Sono questi i modelli femminili alternativi alle migliaia di donne che ieri erano nelle piazze italiane?
Sono le signorine che pur di vivere alla grande sono pronte a concedersi, a vendere il proprio corpo, a svendere la propria femminilità al migliore offerente?
Sono questi i modelli alternativi a coloro che ieri urlavano nelle piazze il loro desiderio di vera femminilità, di rispetto e di vere opportunità di vita?
Perché il modello femminile che viene quotidianamente veicolato dalla televisione, negli scandali, nelle intercettazioni, e nelle trasmissioni televisive dove regna il reality e l’oscenità è chiaro, non è importante essere l’importante è apparire, avere un involucro rotondo e tonico poco male se gonfio di silicone, basta fare finta di non saperlo.
Io che sono un maschio e nemmeno giovane ricordo le prime femministe, erano arrabbiate assai, erano eccessive forse, feroci talvolta, ma avevano un risultato da ottenere, sapevano che la posta in gioco era alta, c’era in gioco la loro vita.
Oggi non è tanto diverso, stiamo perdendo su tutta la linea, stiamo perdendo potere d’acquisto, dignità, unità nel paese e identità,   l’unica cosa che conta sembra sia il conto in banca e arraffare il più possibile.
E’ meglio che le donne di potere, quelle con un ruolo politico, facciano un bell’esame di coscienza, e la smettano di lanciare messaggi ambigui. Le belle favole che cita Nicole sono vecchie e sono appunto favole, ma per strada, là fuori, domani ci andranno le nostre figlie a cercare un lavoro e  la loro strada, ed io spero con il corpo integro e gli accessori originali e la testa pulita e lucida, perché se è vero che non esiste il principe azzurro sicuramente ci sono molti orchi là fuori, e solo tutte insieme le donne potranno spiegare loro che è finito il tempo dei festini.

This entry was posted in far finta di essere sani and tagged , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>