Inutile chiedersi il numero esatto della missione. Come è inutile domandarsi se sia pericolosa. Alla fine lo sono tutte. In particolare quando, in un momento cupissimo dell’economia, dall’editoria giungono segnali funesti per la sopravvivenza di autori e testate. Il Professionista è sempre qui, in prima linea. Con l’entusiasmo di sempre per divertire chi lo scrive e chi lo legge. E magari cercare di portare un po’ controcorrente la stremata nave della narrativa d’intrattenimento che, mi pare, sempre più gestista da esperti di non si sa che cosa, da gusti del pubblico deviati, insomma da signori nella stanza dei bottoni che finiscono per non aver mai letto un libro in vita loro e pensare che un romanzo sia bello solo se vende, se assomiglia a qualcosa di successo. Segretissimo, per quanto considerato editoria Pulp, non degna di vera promozione e attenzione, mi consente ancora di poter scrivere le storie che mi piacciono senza troppe pastoie senza dovermi piegare a format che non mi convincono. e così ancora una volta per questo episodio autoconclusivo ma legato all’intera saga del Prof. Abbiamo lasciato Chance e Genovese al termine dell’Operazione Barracuda di fronte a un interrogativo. Cosa ci faceva Mimy Oshima sullo schermo di un computer in una base che credevano inviolabile? Ma , in sottofondo, c’era molto di più. Catturato Ludovico Misericordia (arrivato dalla serie Montecristo con la sua carica di selvaggia ferocia) che cosa farne? Non è certo il tipo da cedere e vuotare il sacco. Così la partita continua con nuovi e non sempre affidabili alleati e un nuovo super nemico l’Inglese, agente britannico con licenza di uccidere incaricato di ìterminare il prof con estremo pregiudizio’ Vi ricorda qualcuno? Be’ le vie della narrativa Pulp sono infinite. E questa si dipana in uno scenario esotico e non per sbaglio. In un momento che, come dicevamo, si presenta grigio, aprire un orizzonte esotico, capace di stimolare fantasie e ricordi nella mente del lettore quanto di chi narra , è più di un’esigenza. E così ho voluto ripescare un po’ la mia origine, quell’impronta salgariana che ho sempre sentito fortissima che mi viene riconosciuta solo quando si tratta di fare paragoni poco lusinghieri con l’autore di Verona in quanto a prolificità e rapidità di scrittura ma che viene ignorata ogni volta si tratti di premi od operazioni paludate. Pazienza. Io Salgari l’ho letto e amato davvero moltissimo, ho imparato molte cose, altre le ho rimasticate a modo mio. E quell’India dei Thugs che raccontava l’ho vista veramente. Avere o essere? Così è nata una storia che si svolge quasi esclusivamente in india dal Karnataka a Mumbay, ai deserti del Rajasthan, a Varanasi sino alle vette dell’Indukush. Frutto di una pazientissima ricerca fotografica durata anni, di letture (vi consiglio i libri di William Darlymple ‘Delhi’ e ‘In India’) ma anche riviste come Diplomatie. E poi tante, tantissime foto raccolte, riguardate, selezionate per da riprodurre in alcuni casi e da inventare totalmente in altri. Una storia di spionaggio avventuroso con azioni spettacolari, rimandi più o meno inconsci a registi amati (Nolan…) ad avventure lette da ragazzo. Mi piaceva questa idea di un professionista proiettato con alleati diversi da quelli abituali, inserito in uno scacchiere dove tracce di politica attuale(i riferimenti all’Iran e alle guerre interne indiane) ma anche ai classici del genere. In particolare troviamo un personaggio, l’Inglese, che vi ricorderà qualcuno. E poi Mimy, nemica o amante? D’altro canto la grande Storia del Professionista, continua, in una sottotrama che vede ancora Genovese in azione. Un po’ più vecchio, gagliardo ma inserito in una cornice malinconica, europea, suggestiva, il Portogallo. Il mio recente viaggio a Lisbona ne ha plasmato le atmosfere. Tutto s’amalgama senza respiro, procedendo da un luogo all’altro, da una trappola a quella successiva. Tornano persino i fahadin, la versione dei Ninja del gruppo 666 che sono risultati graditi al pubblico di Morte senza volto. C’è, rileggendo le bozze, soprattutto quell’odore inconfondibile dell’Asia, dell’India che mescola rifiuti, citronella, sandalo , profumi e fetori di decomposizione. Un odore che si sente solo in Asia e che non si dimentica più ,anche ad anni di distanza. In alcune pagine mi è parso di essere ancora lì, più giovane, decisamente più fiducioso nel futuro ma sempre, come oggi, ammaliato dalla possibilità , attraverso un ‘romanzetto’ d’avventura, di vivere un’emozione senza vergognarsene. Che non è poco. Soprattutto considerando il prezzo di 4,90 euro che in questa stagione per un romanzo completo è davvero conveniente.
-
Blogroll
- barbara baraldi
- Bloodbuster
- Documentation
- enzo milano
- fabio branchesi
- Fabio Branchesi
- http://alessiolazzati.wordpress.com/
- il blog del Brivido
- Il blog del cinema marziale
- il blog dell'Italian Foreing Legion
- Il blog di Barbara Baraldi
- il blog di Segretisismo
- il forum di Alan D. Altieri
- il mondo di Edu
- LiberiDiscrivere
- martial arts and booktrailer
- Plugins
- roberto gabriele
- Rock 'n More
- serena bertogliatti
- Speaker's corner
- Suggest Ideas
- Support Forum
- Themes
- WordPress Blog
- WordPress Planet
-
Recent Posts
-
Recent Comments
- ilprofessionista on IL PROFESSIONISTA A CARTOOMICS 2013
- andrea-tortellino on IL PROFESSIONISTA A CARTOOMICS 2013
- andrea-tortellino on Editoria : da Salgari al Professionista
- andrea-tortellino on Editoria : da Salgari al Professionista
- ilprofessionista on IL PROFESSIONISTA A CARTOOMICS 2013
-
Archives
- March 2013
- February 2013
- January 2013
- December 2012
- November 2012
- October 2012
- September 2012
- August 2012
- July 2012
- June 2012
- May 2012
- April 2012
- March 2012
- February 2012
- January 2012
- December 2011
- November 2011
- October 2011
- September 2011
- July 2011
- June 2011
- May 2011
- April 2011
- March 2011
- February 2011
- January 2011
- December 2010
- November 2010
-
Categories
-
Meta
- Log in
- Entries RSS
- Comments RSS
- WordPress.org
Grande Stefano condivido totalmente le tue tesi, Salgari è stato uno dei più grandi scrittori italiani di sempre ed essere paragonato a lui deve considerarsi un onore. Ricordo la gioia quando da adolescente i miei nonni mi regalavano i suoi romanzi, andavo nella mia stanza e restavo ore a leggere sognando quei mondi lontani. Che bei ricordi! Quando ho scoperto i tuoi libri ho notato subito le affinità che hai con lui pur trattandosi ovviamente di storie e mondi lontani e, da allora, non mi sono perso un romanzo. Continua così
grazie Michele, anche io a volte mi perdo in quei ricordi e la passione per il racconto avventuroso, esotico, esaltante e schivo da pretese e velleità letterarie nasce proprio da quelle ore trascorse a fantasticare su quelle pagine
…il Professionista… L’India… Slurp! Penso che mi piacerà moltissimo!!
Ho visto che tornano anche i Black Cats Mi piace!
prima o poi un articolo su ACTION sulle truppe speciali indiane ci vorrà
Libro quasi finito…. bello bello Stefano, bravissimo!! Ovviamente apprezzo le location, i personaggi (ah, Misericordia!, e la bella Mimy?), le atmosfere, i gatti neri….
mi fa molto piacere… in effetti in questi momenti un po’ frddi e ammantanti da un (giustificato a volte) pessimismo cosa di meglio che lasciarsi andare a una grande avventura?
Romanzo terminato stasera, ottima l’ambientazione indiana, echi salgariani ben inseriti, un pizzico in più di sesso, e poi tutta la parte sul progetto Loki che si lega a Ora Zero e al passato di Genovese ha dato il tocco in più.
e altre novità vi aspettano…. sempre che il cielo non ci cada sulal testa ma io ho fiducia che Segretissimo prosegua la sua strada malgrado la crisi..dopotutto sono romanzi a un prezzo super competitivo
CAS, posso copiare e incolalre il tuto commento -visto che il mio sarebbe speculare-?
Grande Stefano, poi riunire Genovese Misericordia con il Prof. che dire… wow
CAS, posso copiare e incolalre il tuo commento -visto che il mio sarebbe speculare-?
Grande Stefano, poi riunire Genovese Misericordia con il Prof. che dire… wow