Contratto veneziano

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Questa antologia fa parte della storia di Segretissimo. I motivi sono diversi ma uno su tutti salta all’occhio. Il volume indica una nuova via alla spy-story avventurosa. Una via italiana. Come infatti sottolinea con una dottissima e particolarmente curata introduzione che poi si snoda nello svolgimento del volume approfondendo ogni autore, si tratta di una serie di racconti lunghi e complessi degli autori della Italian Foreing Legion, quei narratori che con il loro nome o con uno pseudonimo sono andati in controcorrente con la produzione che voleva le storie sempre più orientate esclusivamente verso tematiche legate alla guerra al terrorismo. Non che l’argomento non venga sfiorato, ma ognuno degli autori ha messo qualcosa di originale, ha seguito una strada sua , avvincente, appassionante, giocando sui personaggi, sulle ambientazioni e sulle storie. Il Professionista come al solito è in prima linea con ‘ Contratto veneziano’ che reputo una delle migliori storie brevi della serie. Prima di tutto perché si svolge in Italia, a Venezia nello specifico, set nostrano eppure glamour, affascinante, linea di congiunzione tra l’anima più nera e quella più avventurosa della serie. Poi prosegue in un episodio fondamentale la miniserie legata alle motivazioni che porteranno il Prof a vivere in Italia. E c’è naturalmente l’incontro con Antonia Lake dal quale partirà una nuova serie di avventure e segna l’incontro con la serie Vlad. Assieme al Prof sono schierati i migliori autori della collana. Andrea Carlo Cappi, Jack Narciso, Nerozzi, Salvatori, Signoroni ma anche grandi professionisti come Massimo Mazzoni (Frank Ross), Franco Forte e Tito Faraci che, prima o poi, tradurrà in romanzo lo spunto offerto con un racconto molto’ parkeriano’.Seguite la spy italiana, di certo avrà altre soprese per voi…

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11 Responses to Contratto veneziano

  1. James Copertino says:

    Credo probabilmente l’antologia italiana più riuscita, per quelli che sono i miei gusti in fatto di Romanzi. Mi piacquero particolarmente il racconto di Signoroni e quello della Salvatori, oltre naturalmente quello del Prof. di cui ero già un appassionato e di cui mi colpì in un certo senso anche la dedica. Bella anche l’introduzione di Fabio. Devo dire che mi aspettavo un seguito (forse c’e’ stato e me lo sono perso?) anzi avrei gradito se legion fosse diventato uno speciale annuale. Perché non farlo? in fondo c’erano tutti gli autori italiani della serie, al pubblico non poteva non piacere…

    • ilprofessionista says:

      guarda è un po’ che se ne parla…nonso se sia in progetto una cosa simile, di fatto mi dicono che andò piuttosto bene. Anche a me piacerebbe che ce ne fosse un’altra,un po’ come manifesto per la spy italian, magari con anche altri autori

  2. michele says:

    una grande antologia, grandi autori, un’esperienza da ripetere

  3. Fabio Lotti says:

    Se esce un’altra come la prima la becco anche io che sono un lettore una tantum…:)

  4. erni says:

    Legion,una prima prova di quello che gli autori italiani potrebbere e dovrebbero produrre.
    I nomi illustri non mancano,e sono sicuro che andrebbe bene un numero annuale.

  5. Beppe says:

    grandissimo libro, esperienza che ha dimostrato che IFL non ha nulla da invidiare ai colleghi di oltreoceano

    • ilprofessionista says:

      assolutamente no. io mi auguro veramente che il futuro di Segretissimo si possa dimostrare un valido trampolino di lancio per la narrativa aventurosa italian che, dai tempi di Salgari, vanta una grloriosa tradizione. è ora di smetterla di considerare gli italiani buoni sol oa scrivere commedieo pasticcioni pseudo psicanalitici. dalla narrativa, ai fumetti al cinema(quando c’era9 abbiam osempre esportato in tutto il mondo storie di avventura a votle migliori dei modelli anglosassoni.

  6. andrea-tortellino says:

    Devo ancora leggere Legion, ma ho dato ovviamente una veloce occhiata ai racconti e agli autori. Che dire, mi unisco al coro di quanti chiedono una pubblicazione annuale di autori italiani, per me tra i migliori; inoltre un volume di IFL fa si che tanti (io per primo) possano cominciare a conoscere anche altre autori dei quali non avevano letto nulla…

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