Il più feroce ma anche il più umano. Di certo uno dei fumetti neri preferiti da chi scrive e anche uno dei più aderenti alla tematica del ‘thrilling’ cinematografico. Apparso nell’agosto del ’64 Antonhy Logan , alias Kriminal, si pone subito con caratteristiche differenti da Diabolik. Una carica di rabbia e furia vendicatrice lo spingono a violenze efferate. La rivalsa per la morte del padre rovinato dai suoi soci presto si estende a tutto il mondo capitalista. Senza pietà, con un umoraccio nero che è la vera carica innovativa del personaggio. Fa la sua comparsa anche il sesso esplicito( che non ha necessità di scene hard grazie ai disegni di dettagliatissime lingerie e pose allusiva realizzate da Magnus) e molte situazioni sembrano studiate apposta per essere tradotte in film. In effetti episodi come Omicidio al riformatorio e Delitto al collegio femminile si ritrovano successivamente interpretate in maniera molto simile per essere casuali in tanti thrilling del decennio successivo. Ma Kriminal che spazia da avventure puramente incentrate su furti a intrigi gialli con omicidi seriali, a complotti di famiglia, è anche un uomo dolorsoamente solo. Tutti i rapporti tra Logan, la ‘ lolita ‘ Lola (il gioco di parole non è casuale…) l’ispettore Milton e la sua compagna Gloria -innamorata di Krininal – e il pianista Flipper che gli soffierà la donna…persino il jamesbondesco Mr Ypsilon, la morte del figlio… tutto crea un affresco della narrativa popolare che parte da Fantomas e approda al thrilling italiano come si svilupperà negli anni. Anche Kriminal ebbe l’onore del grande schermo, in un caso diretto anche da Umberto Lenzi e, soprattutto in questo caso, il risultato non è trascurabile. mala vera carica ‘kriminale’ del personaggio era inscindibile dal medium fumetto. E così mi piace ricordarlo.
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Bellissimo fumetto, che mi attirava fin da piccolo per le scheletriche caratteristiche del protagonista (ma non mi era permesso di leggerlo, se non nascosto). Terribili invece i due film, anche tenuto conto dei tempi. Mai visto un costume realizzato peggio, pure il primo Uomo Ragno del 1978 era migliore, e ce ne vuole!
a me il film di lenzi non era dispiaciuto benchè lontanissimo dal fumetto, era più un jamesbondone. il fumetto invece aveva una sua gagliarda furfanteria e quelle donine di Magnus…
Indimenticabile.
Se Magnus faceva i primi esperimenti di tavole a contenuto erotico, che lo porteranno ai capolavori successivi, potete immaginare gli esperimenti dei preadolescenti, come me che lo leggevano a cavallo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 del secolo scorso.
vedo che le ‘tavole erotiche’ di Magnus ci son rimeste tutte in mente e in effetti riguardanto gli albi ancora colpiscono. una buona notizia. dall’11 marzo in edicola come è avvenuto per af E K. anche Satanik tornerà in una bella collezione di volumi rilegati con due avventure ciascuna
Come espresso in passato, per Magnus ho una venerazione, anche se di suo non ho moltissime cose, ma le sue donnine… molto bello anche il suo Tex, volumone che gli valse qualche anno di lavoro, ma quando lo apri e lo leggi, rimani abbagliato dalle sue tavole. Evviva Satanik!
Sì, il suo Texone è un capolavoro, di una perfezione quasi inumana…
Grazie mille per l’informazione su Satanik Stefano,spero che ristampino anche l’episodio con il barone Wurdalak uno dei miei preferiti.In quanto a Magnus era un grande,certi fumetti diventavano belli solo perchè li disegnava lui.(Di Magnus in particolare io adoro l’horror “Vendetta macumba” lo conosci?)
certo, lo lessi nell’edizione originale presa alla Borsa del Fumetto e pagata a peso d’oro. Poi devo averne almeno un paio di altre versioni a grande formato. Un’atmosfera unica….
Un fumento “avanti” anni luce rispetto a quello che veniva prodotto in Italia in quegli anni.
assolutamente e anche Satanikche è ancora insuperato in certi episodi…