Piuttosto la morte

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Alcol e sigari vanno dati per scontati. Musica e donne in sottofondo. Credo sia il modo migliore per fare una chiacchierata con Andrea  Carlo Cappi, collega e amico da una vita. Traduttore, editor, editore (son cose diverse) narratore, esperto di cinema. L’occasione è l’uscita su Segretissimo del nuovo episodio di Nightshade: Operazione Nightfall.“Un killer senza identità su una nave abbandonata. Un’operazione di propaganda a livello globale. Un tatuaggio con un simbolo risalente al Medio Evo. Sono i frammenti di un  mosaico che Mercy “Nightshade” Contreras, ex agente a contratto della CIA, ora al servizio del CNI spagnolo, deve ricomporre. E deve assolutamente riuscirci prima che un nuovo conto alla rovescia di morte si concluda e l’Europa venga attraversata da una serie di devastanti attentati. È l’inizio di una caccia all’uomo dalla Spagna all’Italia, fino a una località segreta nel ventre del Cile. Non più una missione, per Nightshade: una guerra privata senza esclusione di colpi contro il nuovo disordine mondiale.”SDM. In una raffica presenta François  Torrent e parlaci di come è nata Mercy Contreras, aka Nightshade.K: Mercy è nata… grazie a te e a una nostra conversazione davanti a un caffè una mattina di febbraio o marzo del 2001, quando mi hai fatto notare che in Segretissimo mancava una protagonista di sesso femminile. Entro sera avevo pronto il progetto; lo presentai a Segretissimo insieme a un racconto che, in caso di approvazione, sarebbe diventato uno dei primi capitoli del romanzo. La protagonista è un’agente a contratto che vive in Spagna: normalmente gestisce un locale di flamenco ed è lei stessa una ballerina (qui mi è stato prezioso il fatto che all’epoca convivessi con una ballerina di flamenco).L’ultima fase della nascita di Mercy deriva da una conversazione con l’amico Andrea G. Pinketts, che in quel periodo frequentava un maestro di kali escrima. L’arte marziale filippina usata da polizia, corpi speciali e servizi segreti, in cui buona parte dei termini tecnici è in spagnolo, mi sembrava perfetta per il mio personaggio. È stato a quel punto che tu mi hai indirizzato a “Guro Bob” Bonomelli, esperto anche (e non solo) di kali escrima, che si è occupato delle coreografie dei combattimenti nei romanzi.François Torrent è un doppio inganno: quando fu approvato il progetto, l’allora curatore della collana Sandrone Dazieri mi disse che per motivi commerciali avrei dovuto assumere uno pseudonimo francese; ho barato, creando François “Paco” Torrent, di origine catalana (così mi riportavo su un territorio a me familiare), gli ho dato una biografia fittizia e l’ho fatto apparire come personaggio nella storia, in modo che il lettore capisse che si trattava di un nome falso e che per scoprire il vero autore bastava leggere nel frontespizio chi fosse il presunto traduttore del libro, Andrea Carlo Cappi. Ora proseguo la serie con la firma con cui l’ho cominciata, ma la biografia in appendice è quella vera.

SDM. Nightshade è solo una spy story?

K: Lo è nel senso più ampio del termine. Intanto Nightshade, come il tuo Professionista, non è propriamente un’agente segreta, ma una mercenaria: lavora per la CIA, il CNI spagnolo e ultimamente anche il SISMI (all’epoca dei fatti si chiamava ancora così, ora è stato ribattezzato AISE). I romanzi contengono componenti di indagine, combat thriller, arti marziali e nero metropolitano. Non sono storie di pura inchiesta nei meandri dello spionaggio come i romanzi di John Le Carré, anche se ne sposano la visione cinica e pessimistica di quel mondo; e non sono storie acrobatiche o tecnologiche come i film di 007 o di Mission: Impossible, anche se l’azione non manca. Potrei dire che sono… spaghetti western ambientati nel mondo di oggi.

 SDM. Quali sono stati i tuoi modelli nella creazione di questa saga?

K. Più o meno tutto quello che ho letto e visto da quando sono nato. A livello cosciente, le spy-story di Frederick Forsyth degli anni ‘70, in cui le vite di vari personaggi che sembrano non avere nulla a che fare gli uni con gli altri convergono nell’ambito di un unico intrigo; e i romanzi di Richard Stark, in cui si seguono la preparazione, la realizzazione e gli inevitabili imprevisti di un’azione criminale. A livello inconscio, i fumetti delle sorelle Giussani: scrivendo nel 2002 il mio primo romanzo di Diabolik sulla base di un soggetto che risaliva al 2000, mi sono reso conto che avevo inserito in Nightshade molti elementi simili, trasportandoli nel mondo reale. Diabolik è cresciuto e ha imparato i trucchi del suo mestiere sull’isola del criminale King, che rappresenta una controversa figura paterna; Mercy è cresciuta su un’isola al largo dell’Honduras, di proprietà del padre che si occupava per conto della CIA dell’addestramento dei contras destinati al Nicaragua, ed è qui che lei ha imparato le tecniche di combattimento e le arti marziali, e ha sviluppato un rapporto conflittuale con il genitore.

SDM. Presentaci in breve gli altri personaggi della serie.

K: il padre di Mercy, Eduardo Contreras detto “El Almirante”, è un ex funzionario della polizia segreta franchista che alla fine della dittatura in Spagna si è riciclato al servizio della CIA e ora è uno degli uomini chiave di un complotto ad alto livello, teso a riportare l’America latina sotto una rete di dittature di estrema destra. Per lui lavora Rosa Kerr alias “Sickrose”, una killer che ha ricevuto lo stesso addestramento di Mercy. Il principale alleato di El Almirante è un misterioso uomo d’affari americano che si fa chiamare Greg Morgan, il quale tuttavia segue una propria agenda e a sua volta ha oscuri legami con un infido funzionario dell’MI5 britannico, Edgar Lance.Quando lavora per la CIA, Mercy fa parte della Sezione D, gestita dal Professore e dal suo vice Richard M. “Iceman” Hedges, e interagisce con gli altri agenti della squadra, in particolare Thomas “Doom” Moretti e Kyle “Angel” Darrow, con il quale lei ha una relazione. Il referente di Mercy presso i servizi segreti spagnoli è Sebastian Santos, mentre presso il SISMI ha a che fare con un certo colonnello De Lorenzo, che abbiamo visto nel racconto No Chance, no Mercy in Professional Gun.Mercy è coadiuvata da un ex malavitoso di Siviglia, Jorge “El Rey” Romero, che è stato il compagno della madre di lei dopo la separazione da Eduardo Contreras, e da Paco Torrent, mercante di informazioni che vive tra Béziers e Maiorca.

SDM Per chi dovesse iniziare a leggere le avventure di Mercy da questo volume, una breve traccia della continuità.

K: Dopo l’11 settembre 2001 la CIA riattiva la sua “sezione omicidi”, che viene denominata Sezione D. Tra gli elementi reclutati c’è Mercy Contreras, cui viene attribuito il nome in codice “Nightshade”. Nel 2002 Mercy scopre un complotto in America centrale, in cui sono coinvolti elementi della CIA e vecchi amici di suo padre.È il primo sintomo dell’esistenza di un’organizzazione che mira a un nuovo (dis)ordine mondiale: un misterioso gruppo di potere statunitense ha riattivato un vecchio programma CIA dell’epoca della Guerra Fredda, di cui Contreras è parte integrante, per favorire una rinascita globale dell’estrema destra e creare governi controllabili in America latina e in Europa. La Sezione D, spesso di ostacolo a questi piani, viene sciolta. Ma Santos, del CNI spagnolo, si è accorto che è in atto una nuova “strategia della tensione”  e ora Mercy ha un nuovo alleato con cui combattere l’organizzazione di suo padre e i suoi potenti complici.All’inizio del nuovo romanzo troviamo Nightshade e Angel – dopo il regolamento di conti che nell’ultima avventura li ha portati fino in Vietnam – nuovamente in azione in Spagna alla fine del 2004: il nuovo libro arriva fino alla primavera del 2005 e, per chi ama la precisione delle cronologie, è in un intervallo tra due parti di questo romanzo che si colloca il racconto apparso in Professional Gun, in cui Mercy incontra Chance Renard, il Professionista.

 SDM. Come si lega questa serie all’altra tua serie dedicata a Carlo Medina

K: Inizialmente non sapevo che le due serie fossero legate. Poi, in Obiettivo Sickrose, appaiono alcuni personaggi secondari che vediamo in scena anche nel primo romanzo lungo di Medina, Ladykill-Morte accidentale di una lady. In particolare Nabila Rashid, vecchia fiamma di Medina, che lo mette in contatto con Mercy. A questo punto i due universi si uniscono.Medina riappare ora in Operazione Nightfall e prevedo il suo ritorno nell’ultimo capitolo della serie Nightshade, ancora da scrivere e ambientato tra il 2005 e il 2006. Nel frattempo ho pubblicato avventure di Medina ambientate dopo il 2006, nelle quali non ho mai rivelato come sia andata a finire con Mercy. E di recente ho finito anche il nuovo romanzo con Medina, Malastrana, ambientato tra il 2010 e il 2011, in cui apprendiamo che si serve di François Torrent come consulente e frequenta Chance Renard nelle incursioni di questi a Gangland. Del resto mi risulta che anche Chance stia contattando Torrent in questo periodo…(vero, lo scoprirete in Progetto Loki.)

 SDM. Una domanda più complessa per concludere. Che rapporti vedi tra la tua produzione fiction con saggi quali Le grandi Spie?

K: un rapporto diretto. Nell’autunno del 1977 (avevo tredici anni) ho deciso di allestire un archivio di informazioni sul mondo dei servizi segreti, che mi sarebbe servito per diventare “da grande” un autore di spy-story. Ne ricavo tuttora idee, tecniche e riferimenti storici per i miei romanzi. Negli anni ‘90 questo archivio, ormai piuttosto corposo, mi è servito anche per scrivere una serie di articoli e si è ulteriormente arricchito con inchieste e interviste. Nel 2009 ho proposto a Vallardi di ricavarne un libro: dopo sei mesi di intenso lavoro ne è venuto fuori un volume di 327 pagine, completo di glossario e indice analitico, destinato anche a un pubblico non specializzato che voglia scoprire i lati oscuri della storia degli ultimi 110 anni. La mano è sempre la mia, solo che in questo caso racconto vere avventure di combattenti nell’ombra.

SDM. Un’ultima frase per i lettori del blog del Professionista

K: ricordate, ci sono cose che è bene lasciare fare solo ai professionisti.

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16 Responses to Piuttosto la morte

  1. Beppe says:

    già partita la caccia all’ edicola!

  2. jumpinshark says:

    Non ho ancora avuto modo di leggerlo. Ho messo però un collegamento a questa intervista, e alla pagina FB di Cappi, in http://jumpinshark.blogspot.com/2011/01/autori-italiani-in-segretissimo.html , su Narciso e Nerozzi, confrontati però, brevemente, con Di Marino e Cappi (se non sbaglio Cappi è l’unico a reggere, editorialmente, il passo del Prof… beh quasi)

  3. Lucius Etruscus says:

    Gustosa intervista e… “bersaglio acquisito” in un’edicola romana ^_^

  4. Hot says:

    Conto di recuperarlo domattina :)

  5. andrea-tortellino says:

    Preso al volo il 7, unico volume in una edicola dove ero andato a prendere il giornale… a seguito di quanto mi avevi detto , caro Stefano, ho preso al volo il libro e ho recuperato due volumi arretrati su internet, e sarei in attesa che mi arrivi un altro… un acquisto al ‘buio’ ma guidato da te, quindi mi sono sentito al sicuro! Ho cominciato l’altro ieri Uno contro tutti, dopo aver divorato Missioni non autorizzate. Sto cercando di leggere le avventure del prof. seguendole in ordine ‘cronologico’, anche se poi purtroppo sarò costrato a qualche ‘salto’ nella lettura in quanto mi mancano ancora alcuni volumi, pazienza… continuo a cercarli su internet e, quando posso (in relatà quasi mai), presso le bacarelle…
    Andrea

    • ilprofessionista says:

      uno contro tutti fa parte della trilogia di marnyche comprende Marea rossa(il veleno del cobra in libreria), uno contro tutti e duello a raikujan… su Thriller magazineo su FB dovresti trovarela cronologia commentata delle avventure del Prof. Buon anno, ciao s

  6. andrea-tortellino says:

    Oggi mi sono arrivati i due volumi che avevo comprato, ovvero Progetto Lovelace e Destinazione Halong, io vorrei aspettare a leggere quest’ultimo (Operazione Nightfall), prima vorrei trovare i restanti episodi per cominciare a leggerli in ordine… spero di riuscirci in ‘tempi ragionevoli’…
    un saluto
    Andrea

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