Fantasy italiano
Oggi più che nel passato l’uomo appare spesso alla ricerca della propria identità. Segnale di questa continua ricerca è la facilità con cui l’uomo d’oggi depone uno stile di vita per assumerne un altro, in un continuo mutamento che avvalora la tesi di un teologo, Franco Giulio Brambilla. Il vescovo incontra e si confronta con le posizioni sul post-moderno di un grande sociologo come Zygmunt Bauman. Secondo Brambilla “nella cultura moderna l’uomo è diventato la questione radicale. Tale questione si precisa come domanda circa l’identità del soggetto. Infatti, la domanda dell’uomo su se stesso è balzata al centro della modernità”.
Perché questa premessa? Cosa c’entra l’identità dell’uomo? Mi sono chiesto se la letteratura in genere e, nella fattispecie, la letteratura fantastica possa offrire un orizzonte di senso e una fonte nuova per un’identità assetata di un assestamento definitivo. Forse il risveglio dell’immaginario fantastico caratteristico di questi ultimi trent’anni, e in maniera ancor più pronunciata, di quest’ultimo decennio, è da collegare alla ricerca di una o più grandi narrazioni che diano colore e motivi a un’esistenza umana declassata sempre più a “lista di cose da fare e di prodotti da acquistare”. Se qualcuno vuole approfondire in che modo la narrazione fantastica può contribuire all’edificazione dell’identità dell’essere umano immerso nella post-modernità, può leggere il mio contributo sul sito ufficiale.
Ed ecco gli articoli che propongo in questa terza copertina, per riflettere sull’espansione progressiva della narrativa fantastica nel nostro mercato editoriale a partire dal 2007.
La ricchezza del fantasy italiano nel 2008.
È la noia, bellezza – Elenco semiserio dei romanzi “attivi”.
Sviluppo del romanzo fantastico di ambientazione mediterranea.