No, non voglio parlare della ripresa (quasi inesistente) dell’Italia, ma della ripresa del primo post “sassolini” dedicato a Facebook, questa volta declinandolo in generale verso la rete. Sarò di poche parole e di alcuni link perché riemergo giusto giusto per questo trafiletto dalla limitata coscienza dovuta alla broncopolmonite.
G.L. D’Andrea ne vale la pena.
Di lui come persona non posso dire granché. Quando lessi i suoi primi commenti in giro per la rete non mi ispirarono simpatia, ma ho modificato progressivamente l’idea che m’ero fatto di lui leggendo ciò che scriveva. Non ho ancora letto alcun romanzo suo, ma ho letto – finora – il suo blog. Credo che si possa capire se uno scrittore è grande dal tenore di qualunque cosa scriva. I suoi post non erano da meno. Perché parlo al passato?
A quanto pare la parte peggiore della rete ne ha fatta un’altra delle sue, provocando la giusta e amara decisione di uno scrittore che ciò che più vuole fare è comunicare (ma comunicare bene, non in maniera malata) scrivendo. Qui potete leggerne l’esito.
Vergogna perpetua a tutti gli odiatori della rete. Lara Manni ha scritto un bel post al riguardo. Ritorno al mio materasso e alla nausea (causata non solo dagli antibiotici…).
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