Per un volta proseguo sul filone iniziato.
New Moon è il secondo capitolo della saga di Twilight: ritroviamo quindi gli stessi personaggi del primo volume con l’aggiunta – ed in alcuni casi l’approfondimento – di personaggi secondari che hanno lo scopo pressoché unico di fare da cornice ai tre protagonisti: Bella, Jacob, Edward. Assistiamo quindi a tutti gli effetti al vero inizio del triangolo amoroso, appena abbozzato in Twilight, niente più di una vaga intuizione.
***ATTENZIONE, SEGUE SPOILER***
A seguito di un incidente occorso in casa Cullen durante la festa di compleanno di Bella, Edward decide di lasciare la ragazza e di abbandonare Forks assieme a tutta la sua famiglia.
Annichilita dal dolore della perdita, Bella trova un po’ di conforto in Jacob. Ben presto scopre la vera natura del ragazzo e della sua tribù e viene messa a parte dei loro segreti e della genesi del loro rapporto con la famiglia Cullen.
Ma il vero pericolo è distante, in Italia, in un paese chiamato Volterra dominato dalla più antica famiglia di vampiri esistente: i Volturi.
***FINE SPOILER***
Rispetto a Twilight, New Moon soffre di un deciso rallentamento del ritmo narrativo. I fans (o forse sarebbe meglio dire le fans) dei mannari intesi come ragazzi fisicati ed un po’ selvaggi saranno certamente soddisfatti dell’approfondimento a loro dedicato da Stephenie Meyer in questo volume. Contrariamente ai vampiri, i licantropi non subiscono variazioni significative rispetto ai canoni classici; non ci sono quindi sorprese o dettagli in grado di far storcere il naso ai puristi del genere.
Molto più interessante la parte di storia che si svolge a Volterra, non tanto per gli avvenimenti che qui accadono bensì per la caratterizzazione data ai Volturi. Viene facile dimenticarsi delle originali peculiarità assegnate a questi vampiri dall’autrice leggendo di queste creature sanguinarie e crudeli, i cui pensieri sfiorano la follia in alcuni tratti ed il semplice freddo disinteresse in altri. Essi considerano gli esseri umani esclusivamente come cibo, non si pongono problema alcuno a nutrirsi di interi gruppi di turisti né provano altro che brama nei confronti delle capacità innate di Edward e Alice.
Decisamente un peccato che si tratti di una cinquantina di pagine in tutto.
A semplice corollario della recensione, aggiungo che la trasposizione cinematografica di New Moon risulta a mio avviso decisamente spenta e noiosa, a dimostrazione del fatto che la narrazione lenta del libro viene supportata in lettura esclusivamente dalla capacità di immaginazione del lettore.
Imperdonabile invece il pochissimo tempo – misurabile in minuti – dedicato ai Volturi.