Ho nominato abbastanza volte, nell’ambito di altre recensioni riguardanti libri su vampiri, ciò che negli ultimi anni è stato definito un cult, un “must have”, un successo su tutta la linea: Twilight. Nonostante si tratti di una mini-saga, a mio parere è utile esaminare i libri che la compongono singolarmente: cominciamo quindi proprio dal primo volume.
Isabella Swan (ma lei si fa chiamare Bella, visto che non sopporta il suo nome) lascia l’assolata California per la ben più piovosa Forks, desiderosa di dare a sua madre ed al nuovo compagno un po’ di tempo per loro stessi. La scelta del luogo di destinazione non è casuale: a Forks risiede infatti il padre della ragazza, sceriffo della cittadina in cui Bella è stata solita trascorrere le vacanze fino a quando l’età non le ha consentito di scegliere diversamente.
Nonostante tutto parta sotto i peggiori auspici in termini di noia e di scarse amicizie, l’attenzione della giovane è ben presto attirata dalla presenza di una novità: la scuola è infatti frequentata da alcuni giovani appartenenti ad una famiglia estremamente riservata, i Cullen, che mostrano assai scarsa propensione alla socievolezza. Uno di essi, Edward, sembra covare un istintivo odio verso Bella, direttamente proporzionale all’attrazione che invece prova lei nei suoi confronti.
Ammetto onestamente che questo primo libro mi è piaciuto molto.
Per quanto possa dire senza timore di smentita che si tratta della storia banale tra una giovane umana ed un vampiro centenario dalle sembianze di ragazzo, ho apprezzato la descrizione dei sentimenti e dei dubbi di Bella, così come il capire assai poco di Edward e dei suoi pensieri se non attraverso ciò che lei stessa vedeva.
Il grande successo ottenuto dalla saga lo imputo quindi più all’impatto di immedesimazione dato da una storia d’amore tormentata che all’effettivo valore dello scritto, tenendo comunque conto che anche per scatenare una tale vasta reazione ci vuole una certa abilità descrittiva da parte dell’autrice.
Di certo l’invasione di volumi sui vampiri e pseudo-tali scritti da chicchessia che da qualche anno infesta gli scaffali delle librerie è scaturita dal successo di Twilight: incolpo di ciò le case editrici, spesso poco attente al contenuto e molto più al tentativo di fare soldi, come se bastasse avere una vaga idea di cos’è un vampiro e far sì che si comporti come un umano con le sue passioni per scrivere un buon libro ed attirare pubblico.
Purtroppo per ora i fatti danno apparentemente loro ragione.
Come informazione di contorno posso dire che Stephenie Meyer aveva iniziato la stesura del romanzo opposto, chiamato “Midnight Sun”: trattasi della medesima vicenda descritta in Twilight, ma vista da Edward.
I primi capitoli sono stati messi in rete, sembra ad insaputa dell’autrice: pare che per l’irritazione ella abbia deciso di non portarlo a termine.
Ho trovato quei capitoli e li ho letti: personalmente, per soddisfare la curiosità sollevata da qelle prime pagine, spero ci ripensi.
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