Si aprono oggi le discussioni del gruppo lettura sul noir ecologico di Paolo Roversi PESCEMANGIACANE (Ed. Ambiente). Sarà infatti possibile commentare questo post con le prime impressioni di lettura, parleremo delle emozioni vissute insieme ai personaggi, ri-leggeremo i passi più interessanti, condividendo così con tutti i lettori di Pescemangiacane i propri pensieri e le proprie emozioni di Lettura.
Potranno partecipare al giorno del confronto Tutti coloro che hanno già letto il libro, che lo conoscono, che hanno assistito al tour di presentazioni dello stesso da parte dell’Autore e tutti coloro che lo leggeranno! Per concludere la lettura in bellezza, ci regaleremo una bella recensione da postare su Anobii sotto l’albero di Natale!
Invia la tua recensione o i tuoi pensieri scritti in un commento o in e_mail a [email protected]
Resta sintonizzato!
LuciaCucciolotti
Stanno arrivando le prime impressioni di lettura di Pescemangiacane!
*Laura C. afferma: “Il libro mi è piaciuto nel suo genere. Diretto ed ecologicamente corretto. E’ come vedere un buon film”
*Barbara R. scrive: ” … è un ottimo libro da leggere in viaggio, negli spostamenti, ti tiene col fiato tirato quel tanto che vorresti che il bus arrivasse in
ritardo … la scrittura è pulita, asciutta, ironica… tutto il contrario
delle acque inquinate del fiume e della trama fra noir e documentario…
lo regalerò ad un paio di amici di legambiente
barbara”
Premetto che non sono molto appassionato di noir, ma devo dire che il libro mi è piaciuto. Roversi è fluido, semplice, coinciso nel suo modo di scrivere. La trama è intricata e ben elaborata, e mantiene il fiato sospeso fino all’ultimo. Tutti questi elementi, uniti ad un’ironia sempre presente, ne rendono piacevole la lettura. E’ rilassante e non estremamente impegnativo, adatto per godersi in santa pace una breve pausa durante la giornata.
P.S. Quando parla dei pasti a base di pesce fa venire l’aquolina in bocca!
Grazie Cipriano per le tue Emozioni di lettura!
Resta sintonizzato,
LuciaCucc
“Barillà scrollò le spalle annoiato… Pareva che tutti quanti abitassero sulla Luna eppure l’ambiente, il fiume, il territorio erano sotto i loro occhi. Tutti sapevano con chi sco*** gli attori di Hollywood e un bel nulla del mondo che li circondava”
Quanto è vera questa frase
Cari lettori, grazie per avermi letto e per le vostre critiche (finora positive). Se avete qualche dubbio o domanda, non esistate. Sono qui.
caro Paolo,
grazie a te per condividere con noi questo momento di lettura, torno di nuovo on line con altri commenti dopo il primo a caldo, mi son presa qualche giorno anche per far sedimentare le emozioni provocate dalla lettura, confermo le prime impressioni rispetto alla scrittura e mi chiedevo se hai preso spunto dalla cronaca e da lì è poi nata la narrazione, o se invece l’ispirazione è partita dal “fiume” e poi ci hai costruito attorno la storia farcita anche di cronaca.
Due note sui i personaggi principali: Barillà e Della Lovere mi sono sembrati un po’ troppo stereotipati, funzionano con il ritmo del testo e dell’intreccio, ma qualcosa mi stonava fra le righe… lui guardia gay emigrata dal presunto sud arretrato al nord emancipato e lei brava e integerrima che non può non “innamorarsi” di lui… e questa sensazione si lega anche ad una altra questione, che è una mia fissazione anche professionale, e cioè la mancanza di un linguaggio sessuato. Perché il magistrato Della Lovere e non la magistrata Della Rovere? La seconda domanda è infatti questa: ti sei mai posto nelle tue narrazioni la questione di un linguaggio non neutro?
per ora passo e chiudo, grazie e buona serata a tutti
barbara
Grazie Paolo che ci segui fra le righe!
Invito i partecipanti al Gruppo Lettura di Pescemangiacane e tutti coloro che conoscono il libro ad intervistare l’Autore in persona… Io avrei già un paio di domande ma aspetto di terminare la piacevole lettura,
lascio la parola a Voi, Amici di Pescemangiacane
come anticipato qualche giorno fa mi è sembrato un libro diretto e fluido…tanto nelle immagini del fiume..quanto nella linguaggio con cui è scritto…le righe scorrono e il tempo si ferma tanto che il lettore non riesce a smettere di nuotare nella storia. Proprio così è successo a me….la trama è ben congegnata nella semplicità apparente di un intreccio abbastanza classico, con personaggi che nulla sembrano avere di particolarmente originale…eppure secondo me la forza di questo libro risiede nella sua attualità, nel suo riflettere le vicende quotidiane che ci accompagnano da mesi, nella sua eticità ecologista (passatemi il difficile neologismo) nel suo taglio diretto e serrato. Grazie Paolo per chiamarci a riflettere in prima persona su equilibri tanto precari e assolutamente da salvaguardare come il microcosmo del Fiume…e grazie x il commissario Barillà che mi ha da subito conquistata. a presto…in libreria e felice natale a tutti gli amici del blog.
laura
domanda x Paolo: Rodrigo Barillà ti somiglia? o senti più vicino alle tue convinzioni il Matteo vendicatore per giusta causa????
saluti