Non ho nessuna voglia di scrivere, né niente da condividere, pensieri riflessioni giudizi, emozioni, sentimenti. Nulla. Avevo promesso una ricetta, eccola: pasta col broccolo arriminato, o broccoli in tegame, come si dice nel resto d’Italia. Prendete un broccolo siciliano, pulitelo, dividetelo in cime, sbollentatelo, tiratelo via dal fuoco, trituratelo grossolanamente e passatelo in padella con olio, cipolla, un paio di acciughe. Fate cuocere con un po’ dell’acqua di cottura degli ortaggi, aggiungete uva passa, pinoli, zafferano e usatelo per condire la pasta (sono perfetti i bucatini). Si può rifinire con un po’ di pangrattato tostato.
Detto questo, non ho altro da aggiungere. Per parlare c’è bisogno di interlocutori, e adesso non mi sembra di averne. Mi sento sola, e nella solitudine non c’è spazio per le parole. Forse ne sono state dette troppe, ne ho pronunciate e ascoltate troppe, buttate lì o ragionate, dure inutili vergognose provocatorie. Forse ne ho dette e sentite troppo poche, o ho perso quelle giuste, quelle che fanno capire, che confortano e sostengono, che aiutano e proteggono, che non minacciano, non fanno paura. Forse ho sorriso troppo poco, o alle persone sbagliate. Forse ho dimenticato di sorridere a chi ne aveva bisogno. Forse ho sbagliato. Tutto. Forse non ho mai saputo quale fosse il sistema giusto, ho avuto fortuna, troppa. Forse devo pagare il conto di tutto quello che mi è stato regalato. Forse.
cosa è successo? perché sei così a terra, maria? posso fare qualcosa per te, hai bisogno di aiuto, di una spalla, di un sorriso? ci sono. per te ci sono.