Poteva essere Letizia Moratti, ma così non è stato. Alcuni osservatori che (forse non avendo nulla di meglio da fare), hanno “sognato” una Margaret Thatcher all’italiana e avevano riposto le loro “speranze” nell’ex sindaco di Milano, hanno dovuto ricredersi dopo le scorse amministrative che sancirono la debacle del loro cavallo di punta. Altri invece tirarono un sospiro di sollievo, credendo che con l’uscita di scena di Letizia, il pericolo di una lady di ferro all’amatriciana fosse definitivamente scampato. Quasi nemmeno il tempo di gioire che con l’avvento del governo tecnico, il desiderio dei conservatori Thatcheriani di casa nostra è diventato di colpo realtà.
Il ministro Elsa Fornero con la sua rigidità e con la volontà di modificare l’articolo 18 escludendo il reintegro di un lavoratore in caso di un licenziamento per “motivi economici”, si è guadagnata la stima di molti pseudo-imprenditori all’italiana.
Voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero, cantava Giuni Russo. Ecco allora io vorrei invitare uno “straniero” come la Fornero sotto il sole di Alghero per farle qualche domanda. A lei che è straniera rispetto a molti lavoratori di questo paese, a lei che è straniera rispetto ai precari, a lei che è straniera rispetto a chi cerca di fare una carriera universitaria e trova sempre davanti il figlio di…, a lei che è straniera rispetto a ragazzi nati in Italia che sono stranieri in casa loro, a lei che è straniera rispetto a chi non arriva alla fine del mese, a lei che è straniera rispetto molti artigiani e piccoli imprenditori che si suicidano per credito vorrei chiedere, visto che è restia ad andare ospite a trasmissioni televisive meno servili e più connesse con la realtà come Servizio Pubblico o Piazza Pulita:
Davvero crede che con una riforma dove si introduce quella formula sui motivi economici si crei più occupazione? Davvero è convinta di questo? Forse non sa che in una crisi come questa ci sono famiglie che vivono e si aggrappano solo al lavoro di un padre. Perché esasperare ancora di più le persone togliendo loro anche quella minima certezza? Prima di fare una riforma non sarebbe meglio creare lavoro? Com’è possibile che in questo paese non ci sia uno straccio di piano energetico? L’Italia come dice lei (riferito al reddito minimo di ciitadinanza) è un paese che ha 9 mesi di sole all’anno, allora perché non creare un piano energetico basato sul massimo sviluppo delle energie rinnovabili? Non potremmo diventare i primi nel mondo? Questo non creerebbe una forte occupazione? O un piano casa vero, non quello scellerato sull’ampliamento del precedente governo, ma uno basato sulle ristutturazioni e le riqualificazioni a risparmio energetico, non creerebbe occupazione? La cultura, l’arte, il turismo, il made in Italy, credendo seriamente in tutto questo quanti posti di lavoro si potrebbero creare? Forse troppi?
Sperando che da lei non arrivino solo paccate, ho già prenotato l’ombrellone, ah… dimenticavo…
….mia madre non lo deve sapere, non lo deve sapere, non lo deve saprere.
http://vimeo.com/33550281