Grigio. Grigio e opaco, il cielo oltre la finestra.
Grigi. Grigi e ruvidi i contorni delle emozioni.
Grigia. Grigia e dispersa. Dispersa e terrorizzata, l’anima, tra rumori e schiamazzi volgari.
Grigio. Grigio e spinoso, il laccio che stringe la gola e brucia lo stomaco.
Opprimente. Il peso della materia sull’anima.
Incombente. Il panico che accerchia e soffoca.
Autorevole e caldo. L’arco di violino che ci si offre, per innalzarci e riportare il respiro ad altri livelli di coscienza.
Allontando la pesantezza del corpo.