Profumi ed essenze sono simboli di spiritualità, vettori emozionali che possono portarci nei territori dell’armonia e della quiete, se li sappiamo usare.
Ezechiele, Isaia e Mosè prescrivevano l’uso di essenze e Salomone le utilizzava a scopi medici. Bijbelsmuseum, il museo della storia della Bibbia di Amsterdam, vanta due sale dedicate alle essenze menzionate nella Bibbia. Un’essenza è come una chiave, apre una porta che risveglia la memoria evocativa e ci conduce altrove. Una nota di resina nell’aria frizzante mattutina ci porta in montagna, il profumo del fresco di bucato al tepore dell’infanzia, una punta di cannella a quell’uomo che credevamo interessante, il muschio a una giornata nel bosco, la pioggia a quel giorno in cui senza ombrello ci siamo bagnati come pulcini. E’ la generosità della natura, che regalandoci le essenze aromatiche, ci permette di compiere magie ed alchimie, semplicemente attingendo i preziosi liquidi dalle boccettine che li contengono, proprio lì, a portata di mano, comodamente riposte nel mobile in legno dello studiolo, subito dopo il corridoio che lo collega alla cucina, dove sul grande tavolo coperto da una tovaglia in cotone giallo zafferano riposa una tazza di tisana alla zenzero. Lui, lo zenzero…con il suo odore asprigno e speziato e quel sapore piccante, che porta all’eccellenza le pietanze di verdura, è quell’amico che ci salva da raffreddori e tosse e ci riscalda d‘inverno, oltre ad agire come stimolante del sistema nervoso, favorendo la concentrazione e la rigenerazione dell’energia. Serve invece un antisettico, rinfrescante e purificante? C’è l’eucalipto. Per potenziare le facoltà mentali, memoria e concentrazione? L’aroma di noce moscata risponde all’appello. L’elenco è lungo, la natura offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Ma se semplicemente abbiamo voglia di calore e coccole niente di meglio del profumo del pane che cuoce, ancor più se fatto in casa con l’aggiunta di semi vari e sfiziosi.
Avete fatto caso che ciò che passa dall’olfatto coinvolge anche gli altri sensi? Gia, perché attraverso gli odori si raggiunge il cuore delle persone.