La formula di un successo che dura da 19 anni? Quella presente sin dalla prima avventura del Professionista. Una sola regola: nessuna regola. Chance Renard è stato concepito sin dal principio per essere un eroe per tutte le occasioni. È sempre lui, con i suoi difetti, con i suoi punti di forza, i sigaracci, la Beretta, le donne, la solitudine e lo spavaldo sorriso anche di fronte alla morte. Queste cose non si cambiano, però tutto il resto segue l’ispirazione del suo autore. Ho sempre pensato che la ripetizione meccanica delle formule, benché in alcuni casi garantisca il successo, non debba cristallizzare il personaggio se vogliamo che continui negli anni. In realtà il fatto stesso che Chance sia un free lance, un indipendente lo mette nelle condizioni di entrare in qualsiasi avventura. Spionaggio avventuroso, spy story classica, avventura pura e semplice, persino nero criminale. Esotismo ma anche ricerca d’ambiente. In Italia come in Oriente, in Africa a Berlino ma anche a Parigi, New Orleans e in mezzo alla giungla. Il Professionista porta la sua visione del mondo (e la mia della narrativa) seguendo schemi che mantengono un’ossatura consolidata basata sul carattere e sul ritmo che non deve cedere mai, ma permettendosi incursioni in vari generi. Questo perché, ricordiamolo, il Professionista non è solo narrativa commerciale, non è studiato a tavolino. Nasce dalla voglia di raccontare di essere (come dicevo nella prefazione di un mio romanzo di fantascienza I predatori di Gondwana che era poi il Corsaro nero in chiave futuristica) ‘ vorrei essere tutte le avventure in una sola’. E giustamente il pubblico è variegato e intelligente. Ad alcuni piacciono alcune cose ad altri altre e un po’ tutti (il narratore per primo) meritano di essere accontentati. Certo il fantastico e il sovrannaturale non sono contemplati perché questo non è il luogo (la collana Segretissimo) e i lettori si sono dimostrati fermi in questa direttiva che condivido. Ma io penso invece che seguire vari filoni della narrativa avventurosa sia paganti. Anche perché da due siamo passati a sei avventure annuali comprese le ristampe e gli inediti che le accompagnano. Se rifacessi tutte le volte la stessa storia sareste i primi ad annoiarvi. E questo non posso permetterlo. Parola del Prof!
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Sono d’accordissimo…
come sempre siamo d’accordo ciao s
che dire … d’accordo 100% … prosegui così! Anticipazioncina sul nuovo di luglio ?
senza spoilerare sarà un’avventura piena di soprese. ambientazione tra Budapest, Berlino e il sultanato di Sabah . Ma anche un flashback su un aspetto della vita del Prof finora ignorato. una missione di recupero ostaggi in Iraq nel 2007.e il titolo COLPO SU COLPO non è messo lì per fare effetto. alla fine questo romanzo è anche un ‘caper’, ossia un colpo studiato con abilità. ne riparleremo
Eh sì, non solo noi lettori non ci annoiamo ma ci sarebbe anche tanta altra carne da mettere a fuoco: per esempio qualche volta penso “Chissà quante avventure ci sarebbero di quando Chance era ancora nella Legione …”, oppure “Chissà che avventure ci potrebbe raccontare il papà di Chance, tra Africa, Asia, Corsica…” Qualcosa ho già letto, anche se non ricordo dove 🙂 …
sì, caro Giovanni, in effetti ci sono diverse storie del periodo della legione(che non è poi così breve dal 1982 al1995)che meriterebbero di essere raccontate. vedremo…..
La diversificazione nella lettura (per te scrittura), come in altri ambiti della nostra vita, è sempre garanzia di riuscita, sono pienamente d’accordo pure io!
Anch’io ho più volte pensato che il periodo della legione viene troppe volte citato, meriterebbe sicuramente sia conosciuto di più, magari in prossimi inediti che ripercorrono la storia del nostro Chance.
Poi, ora che vien meno la concorrenza di SAS, ricordati che sarà onere tuo mantenere sempre alto l’interesse per questo genere di lettura in tanti appassionati come me!
Ciao e buon proseguimento del tuo apprezzatissimo lavoro!
Raccogliere l’eredità di SAS è un onore e una responsabilità. in realtà non l’ho mai visto come un concorrente ma più come un maestro, ovvio che poi abbiamo scelto strade diverse. mi auspico però che le ristampe di SAS continuino a lungo con soddisfazione di tutti. dopotutto SEGRETISSIMO è l’unica collana al mondo a proporre storie di questo tipo. da parte mia l’impegno e l’entusiasmo sono raddoppiati.
Il segrete credo stia anche nel restare al passo coi tempi, senza per questo restarne intrappolati, cambiare situazioni, e fronti è uno dei punti di forza, ritrovare vecchi amici o nemici, fa sempre la differenza, e non è solo questione di cambiare ambientazioni o sottogeneri, ma è quel creare sottotrame originali, che piace.
è esattamente il mio pensiero