storie di sbirri

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Alain Corenau ci ha lasciato nel 2009 ma vale la pena, in un momento di assoluto  ‘ vuoto mentale’ del cinema thriller distribuito in sala, ripensare ai suoi lavori. Police Python 357 racconta una vicenda già trattata in maniera diversa da diverse cinematografie. Uno sbirro deve indagare sulla morte della sua amante che è stata uccisa dal suo stesso superiore e tutti gli indizi puntano su di lui. Dimostrazione che ogni storia vale per come viene raccontata.  Yves Montand,lo scenario di Orleans volutamente provinciale, Perrier, la figura tragica di Simone Signoret, perfino la Sandrelli giocano tutti in contro tendenza, portando il registro del film più sul dramma sentimentale che verso il Noir. Eppure dal delitto inavanti il film cambia registro, mantiene le sue caratteristiche ma ne acquisisce delle altre. Soprattutto Montand disegna uno strano tipo di antieroe, un  ‘dur a cuire’ certo ma anche un uomo indifeso di fronte ai sentimenti, in maniera credibile quindi patetica. Ma questo non gli toglie nulla della rabbia, della capacità di essere determinato alla bisogna. Insomma un grande film da recuperare , da guardare per imparare qualcosa. Che non fa mai male…

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One Response to storie di sbirri

  1. Hot says:

    Acquisito!
    Appena riesco a vederlo farò un commento al film.

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