Dopo avere debuttato a Montefiore Conca la mostra “Al mare” si trasferisce, a partire da domani e fino al 3 luglio, nell’incantevole città medioevale di Gradara. Nella sede dello storico palazzo Rubini Vesin sarà possibile leggere e ammirare le poesie del professor Giuseppe Vanni, poeta locale per diletto e per passione. Ogni poesia è accompagnata dalle immagini rivelatrici dei fotografi Gabriele Nastro e Stefano Michele e dalla grafica di Valerio Denicolò. Immagini e parole per raccontare il rapporto atavico e ancestrale con il mare, un elemento che, per coloro che sono nati e cresciuti in Riviera, è allo stesso tempo compagno di viaggio e cornice inquietante e silenziosa dell’esistenza.
Il tema che permea tutta l’opera è la paura dell’abbandono, sensazione che assale sempre quando si contempla la spiaggia abbandonata e triste dopo i bagordi dell’estate vacanziera. E’ allora che si avverte, fredda come una lama, la solitudine malinconica dell’autunno, il senso di vuoto provocato da quell’ esuberante vitalità che ti esalta e si consuma nell’arco di soli tre mesi, al termine dei quali rimane solo il rimpianto, dopo averla accarezzata, di non essere stati capaci di cogliere la scintilla eterna della vita.
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Enrico Carlini
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