Ok ammetto di assumere spesso un atteggiamento snobbistico nei confronti della canzone italiana più “mainstream”, spaventata come sono da certe indecenze che in radio e televisione prendono piede il più delle volte, ma, si sa, l’importante è redimersi, e di questa mia redenzione voglio fare partecipi tutti i fedelissimi che seguono questo blog, con i suoi alti e bassi, con la musica azzeccata e non.
In questi giorni mi sono data all’ascolto compulsivo dei Diaframma storica band italiana punk/dark wave/new wave di cui potete leggere tutte le informazioni qui.
Non tutte le loro canzoni mi piacciono: alcune infatti peccano di piattume nei testi, altre di una vena smaccatamente punk-adolescenziale che, per i miei gusti di ventiquattrenne, sono fuori tempo massimo. Ma la maggior parte dei pezzi merita di essere definita poesia: i testi di Baciami, Fiore non sentirti sola, e di tante altre canzoni, meriterebbero uno studio approfondito a scuola (mi azzerderei a dire, al posto di Foscolo, da cui secondo me si impara meno).
Dolcezza infinita, splendore delle note, i Diaframma si sono conquistati la parte più sentimenatle e meno cinica del mio cuore e spero, dopo questi ascolti, anche del vostro.
Dunque, buon “struggimento” sentimentale di una domenica simili-primaverile.
These days I listened to a long historical Italian band, Diaframma.
One of the few band punk / dark wave / new wave of Italy, with songs made of beautiful lyrics and beautiful melodies, that have conquered the most sentimental part of my heart.
Not all songs are beautiful: in fact some songs have text and notes too adolescent, but others shines and deserves to be studied at school at the hour of the literature. I now love this band and I listen to a song every day and I hope after this post and the video it contains, which is the same for the reader.