Nel 2005 il film “Hooligans” (Green Street Hooligans, in Italia distribuito dalla Eagle Pictures) ha dato il via ad uno strano filone: quello del Green Street.
Chi frequenta questo blog ben conosce il fenomeno de Pight Fight, prolifico filone in cui il protagonista è costretto a combattere in incontri clandestini senza regole. Be’, questo Green Street è qualcosa di simile: parliamo sempre di combattimenti clandestini, c’è sempre la vendetta di mezzo e le regole sono sempre assenti… ma stavola non lo si fa per soldi, bensì per tifoseria!
Gli Hooligans di Londra non si affrontano più negli stadi… lo fanno in incontri clandestini per strada!
Mentre nel 2009 “Green Street Hooligans 2” (inedito in Italia) faceva fondere la storia con il classico “pugni in gabbia” (cioè il genere prison movie contaminato con le arti marziali), nel 2013 si torna nelle strade ma stavolta con qualcosa in più. Se bisogna combattere, è il caso di trovare un buon maestro che ce lo insegni bene: “Green Street 3: Never Back Down” mette in campo un pezzo da novanta facendo entrare in campo Scott Adkins.
Mentre si distrugge la carriera in giro per il mondo, facendo sì che tutta la fama conquistata con il ruolo di Yurj Boyka in Undisputed si dissolva, Adkins torna nella sua città natale per interpretare Danny, proprietario di una palestra che non vuole sottostare alle solite angherie del boss locale. Quando perde il fratello durante uno scontro del Green Street, decide non solo di partecipare lui al prossimo “campionato” ma di allenare altri ragazzi perché non siano massacrati.
Film piatto e lineare, scontatissimo dall’inizio alla fine, le uniche scene divertenti sono quelle degli allenamenti: quasi un bignami del cinema sportivo.
Ovviamente Adkins non può lanciarsi nelle sue tecniche acrobatiche, non avrebbe senso nei bassifondi londinesi, ma qualche sua tecnica celebre riesce comunque a piazzarla.
Da vedere con un occhio solo…
L.
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