XXX di Eliselle

Partiamo dal lato esteriore: il libro si presenta graficamente delizioso, con una predominanza in chiaro (scritto, oltre a qualche decorazione a destra) e nero (sottofondo) a forte connotazione sensuale (in richiamo fin dalla scarpa in copertina, zeppa e tacco infinito). Formato speciale per un esperimento speciale, felicissima la scelta di corredare il romanzo breve (o racconto lungo?) di svariate foto in posa dell’autrice, rigorosamente a tema. Perché il tema è l’attrazione – e qui tocchiamo la polpa dell’opera – il desiderio, l’ossessione, il richiamo della notte in tutte le sue prerogative, nonostante il romanzo sia scandito in preludi e frazioni di giornata che includono anche il giorno e la luce. Ma qui sono le ombre a giocarsela. Quelle dell’animo.

Una prova intrigante e stuzzicante dalla piacevole lettura, la sorpresa è assicurata insieme alle atmosfere soft in penombra. L’andamento morbido nonostante un fraseggiare paratattico conferisce all’insieme un ritmo delicato ma continuo. E visto che il mistero scorre in sottofondo, non racconterò troppo. Ma andiamo a sentire cosa ci svela la scrittrice, Eliselle, modenese, classe 1978, le cui notizie potrete trovare qui:

www.eliselle.com

Qual è il plot dell’opera “XXX”?

Una protagonista senza nome, un assassinio, personaggi ambigui che si muovono in una storia feroce e senza filtri. Una ragazza bella, con un passato da cui riaffiorano mano a mano ricordi inquietanti, si ritrova a lavorare in un night per sopravvivere, e ne diventa la stella. Attorno a lei, uomini e donne che la desiderano, che la usano, che si innamorano, che ne fanno la propria ossessione. Un romanzo che scava nei meandri oscuri dell’anima.

Puoi inserire 1 citazione significativa di 6-7 righe?

“La gente s’inganna sempre, quando mi incontra e mi stringe la mano per la prima volta, perché ama ingannare se stessa. Lo adora. Diciamocelo, è la cosa che sa fare meglio. Questo viso così pulito, questo corpo così minuto e perfetto. “Quanto sei bella”, dicono, omettendo e censurando il resto, e io vorrei ridere e sputargli in faccia tutto il mio disprezzo ma non lo faccio. Ci guadagno di più se rilancio la posta con uno dei miei sorrisi, uno di quelli adatti alle grandi occasioni, uno di quelli che fanno perdere la ragione, e li lascio credere quello che vogliono.
Anche io ho un affitto da pagare.”

Qual è stata la molla?

L’ho scritto in un periodo molto nero del mio recente passato. È stato il mio stato d’animo la molla necessaria a scrivere la storia. La spinta per trovare le parole giuste e creare l’atmosfera necessaria per raccontare una storia così torbida l’ho trovata dentro di me.

Come hai architettato la struttura?

È venuta naturalmente, in corso d’opera. Volevo svelare il passato della protagonista e le trame attorno a lei piano piano, con una certa progressione, per incuriosire e spiazzare il lettore. Così il libro si apre con un’ultima notte, in cui si svolge un fatto di sangue, e tanti flashback in cui racconto il passato dei personaggi, mano a mano che si svela cosa accade dopo. In questo modo non si riesce a capire fino alla fine che cosa è successo.

Perché questa divisione?

Perché la suspence è sempre al limite, ed era la struttura ideale per il tipo di storia che volevo raccontare.

Come hai ideato i personaggi?

Come sempre, pescando a piene mani dal reale, e shakerando poi con la mia fantasia.

Prendine uno e analizzalo

La violenza, la passione, l’amore deviato, l’incapacità di uscire dagli schemi e dai traumi che la vita impone, la difficoltà di vivere e di sopravvivere, l’impossibilità di amare ed essere amati, l’avversione per i sentimenti visti come debolezza, l’attaccamento ai beni materiali come unica via d’uscita al vuoto esistenziale: tutto questo è incarnato nella figura della protagonista, che non ha nome.

Quali sono i requisiti che pretendi dalla tua scrittura?

Deve essere spontanea, autentica, e trasmettere emozioni.

Quali sono i maestri di stile?

Troppi da citare. Leggo di tutto, e proprio da questo traggo piacere e ispirazione.

Un sottotitolo

Un sottotitolo per “XXX” potrebbe essere Senza nome. Perché nessuno dei protagonisti ne ha uno. Potrebbero essere chiunque.

DATI

Titolo: XXX

Autore: Eliselle

Foto: Patrizia Cogliati – Musicphoto

Editore: Blurb.com

Qui in preview: www.blurb.com/books/1581250

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