Domenica non esiste

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«Sì, domani» disse Liz.

«Di domenica?»

«Per noi è domenica, lì no, non ci sono domeniche.»

«Che roba… e al posto delle domeniche che c’è?»

«Niente, chiudono l’imbuto spazio-settimanale e si salta al buco successivo.»

Nic e Liz erano seduti uno di fronte all’altra. Le ginocchia fecero contatto, rotula contro rotula. Una colonna di microparticelle si incamminò dal ginocchio di Nic verso quello di Liz. Poi Nic allentò le cosce a V, l’idea era quella di fare una morsa a schiaccianoci e incastrarci dentro il ginocchio appuntito di Liz, ma rimase sul vago, lo accostò e fine.

Gran ginocchio, pensò Nic.

«Perché non parti con me?» disse Liz.

«Domani, dici?»

«Sì, domani, di domenica, lo shuttle parte alle diciannove e zero zero, ora terrestre.»

Nic si scostò di colpo. Alcune particelle non si staccarono in tempo, rimasero appese al ginocchio di Liz. Una catena molle di microparticelle filamentose e oscillanti. Quella più esterna evitò di guardare giù.

«Allora…?» disse Liz.

Nella testa di Nic iniziò a rotolare con effetto deformante una grossa palla, mentre un formicaio di stanghette sudate e col fiatone le correva dietro. La palla al centro rotolava in avanti, sempre avanti.

«Cosa» disse Nic.

«Ti dicevo se volevi venire con me, sarebbe bello.»

Gli occhi di Nic si concentrarono sui jeans di Liz. Perforarono il denim di qualche millimetro altezza cosce. Poi con un pensiero laser il tessuto si rimarginò e Nic alzò lo sguardo.

«Non posso, Liz.»

Dal jeans intatto esalò un filo di fumo alla menta fredda.

Ora le ginocchia erano posizionate così, quelle di Nic a binario parallelo verso destra, quella di Liz accavallate una sull’altra verso sinistra.

«Non posso, lo sai, questa domenica c’è…»

«Il derby, giusto.»

«Sì. Mi mancherai…»

Liz strinse le palpebre per precisare un pensiero che uscì così.

«E quando ti mancherò?»

«Tanto.»

«Ho detto quando…»

«Ah, avevo capito…»

Liz si alzò e se ne andò.

Nic ci rimase male, molto.

La colonna di particelle superstiti rimase a mento in su. Il ginocchio di Liz bruciò impresso a fuoco nella testa di Nic tutta la notte. Mi mancherai Liz, mi mancherai, pensò Nic al buio. Mi mancherai. Da lunedì.

FME

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