AMORE

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Ne abbiamo udito mille definizioni, da quello romantico che indossa pizzi rosa e porta con sè mazzi di calle bianche a quello platonico, che ci innalza dalla natura istintuale per farci ammirare il paesaggio dai piani alti della nostra anima a quello fisico, che ci amalgama alla natura terrena alla quale apparteniamo, senza scordare quello drammatico, la cui prefazione è un petalo di rosa che in finale si svuota della propria linfa tra fiamme cruente e fiumi di lacrime…

Tanti tipi di amore ma nessuno si sovrappone al negativo che orienta il nord della nostra bussola emozionale, quella che guida i confusi e claudicanti passi che muoviamo lungo il sentiero ciottolato che ci si apre innanzi, negandosi alla vista nel suo divenire se non per pochi e confusi metri…

E’ quel senso…di qualcosa che ci è sfuggito, che non abbiamo afferrato…

E’ quel baratro doloroso che di tanto in tanto, come una veloce lama, ci dilania lo stomaco e lì, nella zona del diaframma per un po’ staziona, ospite inatteso, saltuario ma fisso.

E’ quella morsa che serra la gola e impedisce all’aria di passare quando ammiriamo qualche opera della natura talmente bella da darci, con la sua armonia, il peso della nostra incompletezza.

Forse trascorriamo la vita cercando la parte che ci completi, unendosi a noi come il puzzle mancante dell’immagine che la natura ci ha regalato e che non riusciamo a portare a termine.

Forse se lo vedessimo non saremmo in grado di riconoscerlo ma solo di andare avanti con la nostra ipotetica lampada camminando per vie oscure, così certi di cercare da non saper trovare.

E se fosse … la beffarda natura umana a spingerci a volere ciò che non abbiamo, in un diabolico e perpetuo circolo che si autoalimenta senza conoscere pace

Forse così desiderosi di rinvenire approdo abbiamo scordato quale sia la nostra meta e prendiamo un po’ a caso ciò che si presenta sulla strada, osservando varie fisionomie e nutrendoci alle loro fonti, deviando un po’ il cammino e confondendo le direzioni dei punti cardinali.

L’amore ci sfiora, si intravede per svanire, si presenta sotto celate vesti e quando ci domanda qualcosa noi siamo in tutt’altro indaffarate. Come il raggio argenteo della luna solo per un istante incontra le dita dorate del sole. E quello è l’istante che vale una vita.

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