Chi siamo

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Ti piace guardare i film e ti piace dire cosa ne pensi?

Ti piace la televisione e non ti vergogni a dirlo?

Ritieni che chi dice “boicotta la tv!” sia solo un coglione e non sa cosa si perde?

Allora p&p fa al caso tuo. p&p vuol raccontare quello che ci piace del cinema, e quanto di buono fa la televisione. Serie, programmi, talk show. DI qualità ce n’è tanta e non ha nulla da invidiare alle migliori produzioni cinematografiche.

p&p è un blog aperto. Se vuoi scrivere puoi farlo liberamente con un commento. Ma se vuoi scrivere un vero e proprio post, fallo, lo invii a [email protected] e verrà subito pubblicato.

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5 Responses to Chi siamo

  1. imperfetta says:

    Si è appena concluso il remake di The Prisoner su fx sky.
    Deludente, sconclusionato, incomprensibile.
    Che senso ha avuto condensare il vecchio prigioniero che durava 17 puntate e che aveva comunque un altro spessore in questo tentativo malriuscito?
    Tu hai capito la conclusione?.
    Se ne sia qualcosa mi piacerebbe avere una tua opinione
    ciao massimo

    • pixel says:

      Ciao Massimo,
      purtroppo nessuno di noi due ha ancora visto il remake di “The Prisoner”, anche se personalmente è nella mia lista.
      Non potendoti rispondere sulla fine posso esprimere la mia opinione sul formato.
      “The Prisoner” è stato prodotto da AMC (la stessa di Mad Men e di Rubicon di cui stiamo parlando). La AMC è un canale cable, cioè i suoi profitti derivano soprattutto dagli abbonati, e per un canale cable è difficile produrre serie più lunghe di 10-13 episodi. Questo senza contare che una miniserie (autoconclusiva in una stagione) è ancor di più onerosa in quanto non ammortizza i costi con stagioni successive (set, contratti, etc.). Quindi è già da ammirare il fatto che l’abbiano fatta e con un cast di grande livello. Detto questo la miniserie è una brutta bestia da addomesticare. La storia deve concludersi per forza e la possibilità di rendere il racconto poco comprensibile per la fretta è sempre dietro l’angolo. Un po’ l’opposto del rischio di tirare le cose per le lunghe (Lost docet). Esempi come il recente “The Pacific” (10 episodi) sono eccezionali ma, personalmente, preferisco il formato della SyFy (ex-SciFi) che produce miniserie in 3 parti, riuscendo nello stesso a dare un ampio respiro alla storia e a mantenere una coesione che (molto) difficilmente si ritrova altrove. Un esempio su tutti le due miniserie tratte da Dune che danno finalmente giustizia ai romanzi di Herbert (anche se la versione visionaria di Lynch è un cult).

      Ti ringraziamo per il tuo commento (il nostro primo!) e sicuramente mi hai invogliato a vedere e a commentare questa miniserie.

      Ciao
      Jacob

      • max says:

        hai detto la parola magica … Dune, mio romanzo adolescenziale, anzi miei romanzi li ho letti tutti e sono cresciuto con la filosofia del grande Herbert. leggo solo ora la tua risposta, che dire … voi siete il mio blog ideale, per me c’è la fiction americana, il cinema e la televisione e quindi verrò spesso a cercarvi compatibilmente con la mia vita schizofrenica.
        grazie ciao

  2. Suzanne says:

    Sto finendo la terza serie di Breaking Bad (tradotto in italiano Effetti collaterali) e devo dire che Brian Cranston è davvero un ottimo attore

    che ne pensate?

    S.

    • pixel says:

      Ciao Suzanne,
      ci fa molto piacere che ci leggi, ma ci fa ancora più piacere sapere che segui breaking bad. E’ una delle mie serie preferite in assoluto che seguo con grande passione (per la trama sempre avvincente e ben costruita) e con grande attenzione (per la qualità cinematografica di riprese e seneggiature). Il canale AMC, via cavo, non è nuova a serie di grande qualità e Breaking Bad è sicuramente tra queste. E per il modo anti-convenzionale e lontano dai moralismi con cui è trattato l’argomento dello spaccio di droga, e per la qualità della scrittura senza quegli enormi buchi che troppo spesso si incontrano, ma soprattutto per la bravura (e su questo concordo con te) del cast ed in particolare di Brian Cranston. Non ho capito se la stai guardando in italiano o in inglese (io non l’ho mai vista in italiano), ma non posso non notare la bravura nell’intonazione e nel volume della voce della versione originale. Tutte queste frasi sibilate, con la calma e la freddezza che contraddistinguono lo spacciatore Heisenberg, sono la ciligiena sulla torta di una serie altamente ben confezionata. D’altronde il motto della AMC è story matters here.
      Continua a seguirla e a seguirci, ci piace molto che questo blog non risulti un lungo (e noioso) monologo. Aprrezziamo davvero il tuo contributo

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