IL DESTINO DI SALVADOR DALÌ

Per i compagni di viaggio che si spingono oltre anche nei sogni.

Anno 2003. La Walt Disney Company realizza un cortometraggio di soli 6 minuti, dagli schizzi di John Hench e di Salvador Dalì. Titolo del progetto: Destino. Trama: una ragazza cerca l’amore nel deserto, reso surreale dal genio artistico di Dalì. La ragazza è una ballerina. Nel deserto prendono vita orologi molli, manichini, torri che oscillano.

Anno 1945. Salvador Dalì e Walt Disney iniziano a lavorare per il progetto Destino, completato 8 mesi dopo, nel 1946. Tuttavia il progetto non poté essere ultimato a causa della grave crisi finanziaria che colpì la Walt Disney negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

Anno 1999. I disegni di Destino vengono trovati dal nipote di Walt Disney, Roy Edward Disney, il papà di Fantasia 2000, il quale affida i preziosi bozzetti ai Disney Studios di Parigi per la realizzazione finale, che vede la luce nel 2003. Finalmente possiamo vedere la ballerina errare nel deserto alla ricerca del suo amore, che troverà calandosi in pieno nel mondo dei sogni, un mondo fatto di orologi molli, da pagnotte da indossare come cappelli, da paesaggi metafisici, da giochi prospettici, da metafore vere e proprie, quale il baseball come metafora della vita. Il mondo dei sogni di Dalì diventa così un delirio surrealista, dove la ballerina si perde, si fonde con il suo amato, come se il pennello del pittore catalano avesse inghiottito entrambi per dare pieno spazio al mondo di simboli e metafore che caratterizzano il suo genio artistico sempre al limite della ragione.

Destino è anche il titolo della canzone omonima al cortometraggio, capolavoro del compositore messicano Armando Dominguez, interpretata da una indimenticabile Dora Luz.

Destino è l’unione di due contrari, l’unione di un convinto sostenitore delle ferree regole morali e dell’eccentricità di un artista senza limiti, amante dei soldi e dell’audacia. Destino è l’unione di due geni artistici applicati su fronti diversi, la tela o la carta, paradossalmente la base più classica, per Dalì e il supporto video, in nascita analogico per poi evolvere in digitale, per Walt e Roy Edward Disney. Destino è l’unione di due artisti e di due arti. Destino è semplicemente un capolavoro.

Non sarà stata una coincidenza se Walt Disney affermò: “Tutto inizia con un sogno: credici e potrai realizzarlo”.

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