12 Novembre “Nero Dostoevskij” di Antonio Mesisca alla Feltrinelli di piazza CLN

mesisca

Oscar Peretti, un tempo impiegato in una ditta di pompe funebri, ha incontrato Nadia Liberti e nel giro di quattro mesi l’ha sposata. È uscito dalla chiesa con “il riso nei capelli e le finanze decuplicate”(1), con un posto nella più antica gioielleria del centro – quella che, chissà da quando, appartiene alla famiglia Liberti-, un piccolo jack russell che odia, e un passaporto per la “cricca della erre moscia”. Nella sua vertiginosa ascesa sociale, però, ha sottovalutato il carico di noia e ipocrisia legato alla vita dell’alta società. Noia e ipocrisia per sopravvivere alle quali si rifugia nel poker. Ma per chi gioca come gioca lui, uno stipendio, pur lauto come quello che la moglie gli ha riservato(2), non basta: soprattutto se si punta forte e si finisce per contrarre un debito a cinque cifre con la gente sbagliata. Per fortuna come fonte di autofinanziamento ci sono le casse della gioielleria, sempre piene zeppe di denaro contante.
Almeno finché Nadia, la “padrona” non si accorge degli ammanchi…

Il romanzo si apre con la morte di Nadia, anzi subito dopo la morte di Nadia, uccisa da Oscar una sera di dicembre, e procede rapidissimo nella forma di una confessione(3); ma di un personaggio come Oscar, che, brevi digressioni a parte(4), si racconta da sé, in prima persona, c’è poco da fidarsi; così, tra ironia e colpi di scena, le centocinquanta pagine del libro scorrono lisce lisce fino all’imprevedibile finale.
Cosa c’entra Dostoevskij, chiedete?
Leggete e scopritelo. Oppure passate oggi, 12 novembre, alle 18.00, alla libreria Feltrinelli di Piazza CLN, a Torino, e magari, chissà, l’autore deciderà di sbottonarsi…

Il romanzo Nero Dostoevskij, di Antonio Mesisca, è edito da Scrittura & Scritture.

 

(1)Antonio Mesisca, Nero Dostoevskj, Scrittura & Scritture, Napoli 2015, p. 10.
(2)In ossequio alla “dottrina cattolica-monetaria”(Ivi, p. 13. ), sposata dalla famiglia di lei, Nadia e Oscar vivono i regime di separazione dei beni.
(3)Non a caso, viene da dire, il commissario che metterà in questione la versione di Oscar si chiama Lo Prete…
(4)L’autore se ne serve per tracciare il passato dei personaggi comprimari.

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