Omicidio al festival del giallo. Il secondo racconto vincitore

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L’altro racconto che si aggiudica il premio del concorso è quello di Elisabetta Barbieri.

Il cadavere della donna giaceva supino sulle assi di legno. L’aveva trovata Duilio, il custode del cinema, proprio dietro il cartellone giallo della rassegna, mentre faceva le pulizie prima di spegnere le luci. Solo qualche ora prima il Politeama era pieno di gente per la serata d’apertura del festival NebbiaGialla. Persone da tutta Italia venute lì a Suzzara per ascoltare e incontrare i loro scrittori preferiti. E ora, come una beffa, questo: un delitto al festival del giallo!
Il maresciallo Salvo Camilleri entrò nel cinema trafelato. Lì a Suzzara non succedeva mai nulla di così terribile…
Tipo atletico, sportivo. Il classico tipo che se vedi in discoteca non diresti un carabiniere. Alto, spalle larghe, abbronzato (da lampados ovviamente!)! Ecco, si sarebbe detto piuttosto un bagnino! Anche per la canottiera bianca che si intravedeva sotto la camicia. Ed è proprio questo il punto! Camilleri era proprio un appassionato nuotatore! Talmente fanatico che si alzava all’alba pur di non rinunciare al consueto allenamento in piscina! Peccato che… proprio domenica scorsa fosse scivolato sul bordovasca e avesse rimediato un simpatico stiramento ai legamenti.. E, per la serie “le disgrazie non vengono mai sole”, ecco.. pure un cadavere fra i piedi! Ergo! Sarà possibile mettersi in malattia proprio al momento delle indagini? Lui? Proprio il capo!
“Vuoi vedere che qualche burlone ha pensato a questa trovata per vedere se sono più esperti gli esperti ( vale a dire i Caramba) o gli appassionati giallisti del festival?”
Ma chi era la vittima? A prima vista la donna aveva sui quarant’anni e nessuno dei presenti sembrava conoscerla..
Camilleri diede subito prova di efficienza.. Pur zoppicando dispose l’immediata diffusione della foto a tutti i paesi vicini. Ed ecco che da Gonzaga arrivò la soluzione alla prima domanda. Chi era? Ma la Maria, la Maria Lucarelli! Macché quarant’anni! Ne aveva cinquanta e passa.. Sì, era snella, dinamica. Insomma, il fisico era di una quarantenne. E con quel ciuffo violetto riusciva a dissimulare perfettamente i suoi anni. Certo, doveva mantenersi in forma.. provate a chiedere ai suoi vicini di casa quale lavoro svolgesse. Vi direbbero che era molto tenuta, sempre ben truccata e ben vestita. Aveva molti “amici”, quasi esclusivamente maschi, che passavano a trovarla soprattutto a tarda sera. Un colpo al clacson e lei scendeva. E via su quei macchinoni con un rombo nella notte! Avete capito il mestiere? Per il resto era molto riservata. “Buongiorno” o “buonasera” a seconda dell’occasione e mai una parola in più. Ma perché fosse a Suzzara rimane un mistero.
“Chissà se un suo amichetto le ha proposto una serata noir un po’ diversa dal solito.” Certo, che si è rivelata veramente diversa!
Ma quanto tempo impiega il medico legale ad arrivare?
Camilleri si stava già inalberando… Ma come… “Io, mezzo infortunato, sono già qui da un pezzo e quel Sandrone del medico cosa fa anziché precipitarsi? Aspetta che arrivi luglio?” Stava già per telefonargli quando lo vide arrivare di corsa con una bella scusa pronta e infiocchettata… Al medico legale bastò un rapido esame per capire che la donna era stata pugnalata all’addome. La giacca sbottonata lasciava intravedere un piccolo taglio arrossato sulla camicia. Che peccato! Rovinare proprio una camicetta di seta! Ma procediamo! Quale può essere l’arma del delitto? Potrebbe trattarsi di un coltello o un cutter. Ma no! Ecco che sotto la borsetta fa capolino un tagliacarte d’argento con dei residui di sangue già essiccato sulla lama. Allora i dubbi svaniscono! Si tratta proprio dell’arma del delitto! Adesso almeno maneggiamolo con attenzione per poter risalire alle impronte digitali..
“Ci scommettiamo che questa volta riusciamo a beccare quella besta dell’assassino in un battibaleno?”
Certo che con la vita che faceva la povera Maria non era mica così facile… Dopo aver interrogato la vecchietta del primo piano, il pensionato del terzo e la Carla del secondo, Camilleri si era comunque fatto qualche idea….
Il primo sospetto è il Geom. Marco Videtta. L’ha riconosciuto il pensionato… Sarà ben uno stupido… Si fa vedere sotto casa di uno a cui ha eseguito il progetto per la ristrutturazione dell’appartamento!
Secondo sospetto: Sandrone Dazieri. La vecchietta si era trascritta la targa dell’auto perché un tardo pomeriggio, prima di andar via con la Maria, ha pensato bene di farle una gran scenata di gelosia. Adesso parliamone.. Anche questo è molto furbo.. Come si fa ad essere gelosi di una come la Maria?
Terza e ultima sospettata è la Diana Lama, moglie del Dazieri. La Carla l’ha vista aggirarsi a varie ore del giorno davanti a casa…Che fosse gelosa? Anche lei è una gran furbona.. Farsi vedere di mattina… Non sarà mica l’orario giusto per un “rende vu” sentimentale? A proposito.. ma va bene “rende vu” scritto così?
E qual era il possibile movente ? Perché è stata uccisa la donna? E chi è il colpevole? I tasselli erano andati tutto al loro posto. Mentre attraversava a piedi piazza Garibaldi si era fatto un’idea precisa del perché la Carrisi fosse stata uccisa… Ma no, che sbadato! La Lucarelli ovviamente! Naturalmente non si poteva escludere la gelosia! Solita storiazza della bassa! Videtta era forse geloso del nuovo amante? Dazieri era invece geloso perché la Maria continuava a frequentare anche il Videtta? E la Lama?
“Certo che il cognome Lama quando l’arma del delitto è un tagliacarte la dice lunga…” Forse la donna non sopportava più di essere tradita.. E con chi poi? Non una qualsiasi ragazzotta venticinquenne di belle speranze, ma un “signorina ” in età! Questo era troppo! Un bello schiaffo al morale dopo tutti quegli anni di vita in comune a fare da colf.. Con tutte quelle camicie stirate e quei pantaloni con la piega perfetta. E se si fosse trattato di ricatto? Magari la Maria voleva spifferare tutto alla moglie di Dazieri. E il silenzio, da che mondo è mondo, costa…. “Secondo me il ragionamento filerà meglio dopo un bel piatto di tagliatelle al ragù della Gigina, annaffiate da un bicchiere di lambrusco! Sai che scatto faranno i neuroni?”
E, della serie “il lambrusco è mitico”, gli si illuminò la lampadina.. Ricordò che il Videtta aveva sulla scrivania un bel portabiro con lo stesso decoro presente sul tagliacarte ritrovato! Ed ecco anche il movente! Ricatto e non gelosia! Quella simpaticona della Maria voleva spifferare alla fidanzata-bene del Videtta che il futuro coniuge la cornificava… Meditate gente, meditate!!!

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