PROFSTORY 14 DUE AVVENTURE DA LEGGENDA

blog-ottobre-2016
Con grinta e passione il Professionista si presenta all’appuntamento autunnale con due storie da collezione. Per più di un motivo. Prima di tutto parliamo di Tramonto d’oppio che, conclude temporaneamente la lotta con i Lupi Mannari e in particolare con Lucifer, l’assassino incaricato da herr Oberst di uccidere Paals e Chance in Raid a Panama. Come sapete gli inediti richiedono una paginazione inferiore di un episodio completo ma questa storia doveva essere più lunga. L’idea mi sembrava degna di un approfondimento. Così nell’ultimo episodio Chance riusciva a scagionarsi dall’accusa di aver ucciso il suo amico e assicurava alla giustizia Lucifer, rinunciando alla vendetta. E si sa che certi errori si pagano cari. Lucifer fugge… Non vorrei anticiparvi altro se non che per questa seconda parte della vicenda ho scelto un’ambientazione che mi è cara. Il Triangolo d’Oro tra Thailandia, Myanmar e Laos è stato teatro di alcuni dei miei romanzi più fortunati, con lo sfondo della lotta al traffico di eroina. Ma nel 2001, anno in cui è ambientata questa storia il generale Khun Sa aveva già barattato la sua libertà con la rinuncia al dominio sulle coltivazioni di papavero. La situazione stava cambiando e, di lì a pochi anni, le coltivazioni di papavero sarebbero state riconvertite in agricoltura tradizionale. In seguito la regione impervia, controllata da gruppi etnici ribelli a tutti i governi, favorirà il sorgere delle fabbriche di metanfetamina yabaa cinesi, ma in quel periodo era verosimile che i Lupi Mannari stessero cercando di contrastare il processo inserendosi sulla scena. Una giungla impenetrabile nella quale ricostruire un nuovo Reich. Ipotesi fantasiosa ma spettacolare. Mancava qualcosa? Sì, certo una figura femminile capace di polarizzare l’attenzione del lettore. E allora perché non inserire nelal storia un altro mio personaggio fortunato. Amanda Farris che per molti che mi seguono è la “Signora” dell’agenzia Hot Dreams della serie di ebook editi da Delos Dream Force. Quasi la controfigura della sexy star Lisa Ann e qui vista prima di iniziare l’attività di produttrice di film porno. Vedova di un ufficiale del SAS, la nostra Lisa si trova perfettamente inserita in questo scenario, incaricata dalla FAO di riconvertire le colture di papavero. Ma davvero è così limpida? Eppure alcune prove la legano a Lucifer che, fuggito di prigione, prepara la vendetta. Così nasce una bella avventura esotica che mi ha permesso di far incontrare Chance con una delle donne più affascinanti nate dalla mia immaginazione.
Operazione Salmandra è un romanzo che val la pena rileggere per più di un motivo. Lo scrissi nel luglio del 2001 al ritorno di una delle mie solite puntate a Parigi. I tempi stringevano e ricordo che, mentre aspettavo il TGV sulle banchine della Gare de Lyon, cominciai a strutturare la vicenda. In realtà ero rimasto abbastanza impressionato da alcune frasi dette qualche giorno prima da un amico franco-algerino dell’ambiente della Kickboxing, incontrato per seguire la mia passione marziale. Lui non era al corrente di nulla ma avvertiva qualcosa nell’aria. “Prima o poi succederà qualcosa di terribile tra il mondo islamico e quello occidentale”. Quasi una profezia. In realtà i segnali c’erano tutti. Bush, da quando era salito alla Casa Bianca, sembrava ascoltare un po’ troppo le lobby repubblicane che volevano petrolio e armi, poche settimane dopo Sha Massud, capo dell’alleanza del Nord, e alleato USA contro i Talebani che spalleggiavano Osama Bin Laden sarebbe stato ucciso in un agguato, come per far piazza pulita dell’opposizione. Inoltre, a parte le deturpazioni dei talebani stessi contro i siti archeologici buddhisti in Afghanistan (un segno di intolleranza che si può assimilare allo scempio dei tagliagole dell’ISIS contro i siti archeologici di Palmyra), alcune riviste geopolitiche internazionali riportavano, seppure sottotono, che si era registrato un picco di comunicazioni criptate tra i contatti di al-Qaeda in Medioriente. Di tutto ciò la CIA sembrava non preoccuparsi. Così, mentre bevevo un caffè di fronte alle eleganti banchine di Parigi provai a immaginare quello che poteva essere l’attentato definitivo all’Occidente. E di colpo vidi le banchine distrutte, il sangue, i morti, udii le urla mentre sventolavano manifestini verdi con scritte inneggianti alla jihad. Una visione da cui nacque l’idea che porterà Chance sino all’Afghanistan in una missione di vendetta. Ma tutto ciò s’inseriva in un’altra storia che avevo in mente da tempo. Una vicenda di crudeltà e vendetta anche quella che portava lontano dalla pista islamica. Dall’insieme di queste due storie uscì un’avventura che ancora oggi ritengo valida come plot in sé. Il senso era chiaro. La vendetta di per se stessa porta solo a un’altra vendetta e poi a un’altra e un’altra ancora. Resta da chiedersi se, come De Villiers, io non abbia avuto una intuizione anticipatrice del futuro. Inutile chiedersi se davvero avevo informazioni riservate. La risposta è no. Ma la verità è ancora più raggelante. Tutto era sotto i miei occhi. La mia fantasia allacciò dei ponti senza neanche che me ne accorgessi. Ovviamente la realtà fu ancora più terrificante. L’assalto alle Torri Gemelle ha del fantascientifico, una cosa che, se raccontata in un romanzo, poteva essere troppo fantastica. Coincidenze? O forse qualcuno presumeva che ci sarebbe stato un atto di terrorismo, sicuramente non così eclatante, e ha lasciato fare per provocare una reazione determinata dall’avidità e giustificata dalla vendetta? È un dubbio che ebbi allora e che mi rode ancora oggi. Non pretendo di fare geopolitica con i miei romanzi, ma a volte traspare il mio pensiero. Chance, in quegli anni non si trovò volutamente coinvolto nel conflitto in Afghanistan e in Iran. Tutto era troppo fresco, troppo vicino per poter essere trattato con obiettività. Adesso che il tempo è passato e molte cose le abbiamo scoperte, ho la possibilità con gli inediti del Prof inseriti nelle ristampe di aggiungere qualcosa. In uno dei prossimi volumi ne avrete un assaggio, assieme all’idea che Chance si fece di tutta la questione concordando con il suo autore.

This entry was posted in editoria. Bookmark the permalink.

4 Responses to PROFSTORY 14 DUE AVVENTURE DA LEGGENDA

  1. Action cas says:

    Dopo il 9/11 poteva essere tutto più difficile per chi scrive di avventure con un occhio alla realtà come fai tu, ma proprio neltuo caso hai saputo evitare storie troppo legate a quei fatti.
    Invece li hai sfiorati, usandoli come sottofondoin alcuni casi, mantenendo una tua originalità.
    Questi sono ancora episodi che mi mancano, e che leggo con piacere.

  2. Roberto Dini says:

    Preso! Ma quando rivedremo il freddo e Caterina Snake Manzelli?

    • ilprofessionista says:

      con un po’ di pazienza torneranno anche loro. nel prossimo futuro ci sarà una grande rentrée di Antonia

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *