A Certain Justice – Puncture Wounds (2014)

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A Certain Justice [Puncture Wounds] (4)Torna il regista belga (di origini italiane) Giorgio Serafini con un nuovo film pieno dei suoi attori-feticcio: l’11 marzo 2014 esce negli USA direttamente in home video “Puncture Wounds”, conosciuto anche come “A Certain Justice”.

Cung Le finalmente alla riscossa

Cung Le finalmente alla riscossa

Mentre l’irritante Gianni Capaldi stavolta per fortuna se ne sta in disparte e Vinnie Jones come al solito fa giusto una particina, il film è girato intorno a Cung Le, granitico ex lottatore vietnamita che si è fatto un nome illustre nell’mma (mixed martial arts). Come tutti gli ex lottatori ha tentato la strada del cinema ma con scarsissimo successo, e aver girato il pessimo “Dragon Eyes” con Van Damme è stato fatale. Ora pare che abbia finalmente trovato il modo di mostrare la sua bravura marziale, invece di fare il pupazzone.

L'ex campione vietnamita di mma Cung Le nei panni di John Nguyen

L’ex campione vietnamita di mma Cung Le nei panni di John Nguyen

John Nguyen (Cung Le) è un ex militare che ripercorre fedelmente lo Schema Rambo: torna in patria traumatizzato, non trova uno spazio giusto per sé, non trova il rispetto per aver combattuto e anzi è oggetto di scherno e derisione. Quindi decide di portare la guerra in città.
Tutto nasce dall’essere intervenuto mentre dei criminali stanno maltrattando una prostituta: il pappone Hollis (un Dolph Lundgren con baffi ridicoli ma in splendida forma, 57enne d’acciaio) non la prende bene e si rifà sulla famiglia di John, così questi rispolvera gli “strumenti del mestiere” e dichiara guerra ad Hollis e a tutto il suo esercito di criminali.

Un eccezionale Dolph Lundgren nei panni del pappone Hollis

Un eccezionale Dolph Lundgren nei panni del pappone Hollis

La trama è ovvia, scontata e banale, com’è usanza di questi piccoli film e soprattutto delle bojate di Giorgio Serafini, ma per fortuna Cung Le si dev’essere stancato di fare la parte del buzzurro e tira fuori una bravura marziale che fa piacere al cuore.
A sorpresa, e al contrario della produzione di Serafini, in questo film c’è un alto tasso di marzialità ed è ricco di sequenze di combattimento anche ben girate, dove Le può sia mostrare i suoi cavalli di battaglia (il doppio calcio all’indiestro, splendido) che varie nuove tecniche: solo queste sequenze valgono l’intero film.
Per il resto è nulla circondato da niente.

Ecco il trailer.

L.

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