QV su Bambini nel bosco, di Beatrice Masini

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Bambini nel bosco1 – Riassuma in due righe (al massimo) il contenuto del suo romanzo.

In un futuro imprecisato un gruppo di bambini e ragazzi abbandonati a se stessi trova un senso alla propria esistenza attraverso un libro di fiabe. È il libro a suggerire l’unica via d’uscita: la fuga.

2 – Descriva il personaggio di questo romanzo per Lei più importante.

Tom Due Volte è un ragazzino riflessivo, capace di fare tesoro della propria memoria, per quanto evanescente e dolorosa, per ripartire da lì, dalle scarne radici che possiede. È questo a fare di lui un leader naturale, ruolo che assume non per scelta ma per necessità. Tom è gentile, ha attenzione per gli altri: in un mondo in cui i legami sembrano ridotti a interesse e misurati sulla necessità di sopravvivere è una preziosa eccezione.

3 – Quale legame c’è tra questa storia e l’attualità italiana?

L’attenzione dei grandi nei confronti dei bambini non è altissima in questo momento storico: sono nutriti, ben vestiti e calzati, superaccessoriati ma spesso soli.

4 – Qual è l’atteggiamento migliore che il lettore può assumere prima di cominciarne la lettura?

Non presumere di aver capito già tutto da titolo e copertina. Lasciarsi andare.

5 – In riferimento al romanzo nella sua complessità, in cosa si riconosce e in cosa, invece, non si riconosce?

Non so rispondere.

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